Solofra

Non passa la mozione per le dimissioni del primo cittadino Michele Vignola. A presentarla erano stati i consiglieri di opposizione. Una seduta di consiglio comunale estremamente nervosa quella della scorsa sera. Iniziata con trenta minuti di ritardo rispetto all'orario fissato per la convocazione. Il vicepresidente del consiglio comuale Nicola Moretti presiede i lavori e dopo l'accertamento del numero legale dichiara valida la seduta. Poi arriva il presidente del consiglio comunale Pasquale Gaeta che riprende la guida dell'assemblea e dopo qualche minuto sindaco e consiglieri di maggioranza. L'opposizione va all'attacco prendendo lo spunto dalla vicenda delle intercettazioni delle telefonate tra il sindaco Michele Vignola e l'ex senatore Enzo De Luca. E chiede al sindaco di chiudere una esperienza amministrativa inconcludente e deludente sotto più punti di vista. Ed esprime solidarietà al comandante della locale stazione dei carabinieri. Il primo cittadino Michele Vignola ha evidenziato come “le dimissioni le può presentare il sindaco non certo l'opposizione che può solo proporre una mozione di sfiducia. Nonostante la procedura non sia corretta noi la voteremo”. Gli animi in sala non si placano. Il consigliere Moretti a più riprese interrompe l'intervento del sindaco. Il presidente Gaeta interrompe la seduta. Al ritorno in aula il primo cittadino rilancia: “Non condivido che sia l'opposizione a decidere quello che devo fare. Sulle intercettazioni oggi c'è lo scandalo, in passato ci sono state vicende che hanno coinvolto anche voi”. E rispetto all'emergenza tetracloroetilene: “Ho sempre chiesto di conoscere chi fosse il responsabile. Massimo rispetto per l'attività della magistratura e delle forze dell'ordine. Tuttavia noi ci siamo assunti le responsabilità”  

Redazione