“Qui a Sant’Antimo ci siamo noi. Devi smetterla di distribuire il pane ai commercianti del paese!”. È la frase, ricorrente, con la quale un 29enne di Sant’Antimo contiguo al clan “Puca” ha più volte cercato di imporre a un panificatore di Villaricca la sospensione della distribuzione dell’alimento, frase alla quale, in una occasione, è seguita anche una aggressione fisica. I carabinieri del nucleo investigativo di castello di cisterna hanno identificato e sottoposto a fermo il 29enne: si tratta di Antonio Capone, già noto alle forze dell'ordine e ritenuto contiguo al clan camorristico dei “Puca” operante a Sant’antimo e zone limitrofe, ritenuto responsabile di tentata estorsione aggravata da finalità mafiose.
Il gip ha convalidato il fermo e ne ha disposto la custodia cautelare in carcere.
Redazione