San Giuseppe Vesuviano

Rinascita Civile Vesuviana scende in campo a sostegno del No al prossimo referendum costituzionale del 4 dicembre. «La Costituzione non può essere modificata a colpi di maggioranza da un Parlamento dichiarato illegittimo dalla sentenza n° 1/2014 della Corte Costituzionale», fanno sapere in una nota i membri di RcV. 

Per RcV, la riforma costituzionale è da bocciare pienamente anche nel merito: «Questa riforma sconvolge il sistema di pesi e contrappesi costituzionale, concentrando pericolosamente i poteri nelle mani del Premier. Inoltre si passa dal bicameralismo paritario al bicameralismo caotico, col passaggio da due a ben 10 diversi procedimenti di formazione delle leggi. L’unica cosa che viene veramente abolita è la facoltà degli elettori di eleggere i senatori, che verranno nominati dai partiti tra consiglieri regionali e sindaci, con conseguente attribuzione agli stessi dell’immunità parlamentare. Inoltre, questo Senato per nulla rappresentativo eleggerà due giudici della Corte costituzionale e continuerà ad avere importanti compiti, come quelli in materia di formazione e attuazione della normativa europea».

A sottolineare ulteriormente la pericolosità della riforma e la forte disinformazione messa in campo dal governo per spingere il sì, è il presidente di RcV, Francesco Giugliano: «Questa riforma mortifica la sovranità popolare. Pensate che, se dovesse essere approvata, ben due terzi dei parlamentari saranno nominati dai capipartito. E’ in atto una grande opera di disinformazione, guidata dal governo e dai poteri forti, per spingere il sì alla consultazione. La verità è che questa riforma non porta alcun risparmio significativo ai costi della politica ed indebolisce in maniera preoccupante i diritti delle opposizioni e dei cittadini italiani. Invito la cittadinanza ad informarsi: è in atto un attacco ai nostri valori democratici senza precedenti. Rinascita Civile Vesuviana costituisce il suo Comitato spontaneo per il No, abbiamo già spiegato nel dettaglio la pericolosità della riforma nel corso dell’apposito convegno tenutosi nella nostra sede lo scorso 14 di ottobre, ora siamo pronti a scendere nelle piazze per difendere la Costituzione: il 4 Dicembre votiamo compatti No al referendum».