“Ad un anno dall’alluvione una discussione sullo stato dell’arte è utile ed auspicabile”.
Così il consigliere Fausto Pepe in una nota che prosegue: “I privati cittadini e gli imprenditori che ad oggi aspettano di avere i ristori e i legittimi atti da parte del governo comprensibilmente valuteranno il lavoro delle Istituzioni lento e tardivo. Il valore del capitale sociale ed istituzionale che si è prodotto nei giorni seguenti il 15 ottobre scorso non va disperso bensì alimentato. La collaborazione tra i vari livelli di governo, tra il Comune e la Protezione Civile, la Caritas, i Vigili del Fuoco, il mondo dell’associazionismo è stata utile per farci uscire dalla prima emergenza in tempi veloci.
La querelle che si è prodotta solo all’alba dell’anniversario di quel tragico evento, forse per ottenere uno spazio in più sulla stampa, non produce valori positivi ma rischia di accentuare la sfiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni.
Per questi motivi parteciperò, come è normale che sia, in modo propositivo al Consiglio Comunale in cui si discuterà di questo, ma non posso fare a meno di biasimare chi, a nome del Partito Democratico, fa indirizzare la propria attività istituzionale da logiche da battaglia politica interna. Il coordinamento a cui viene fatto riferimento è un organismo di cui alcuni consiglieri comunali si sono voluti dotare, non riconosciuto formalmente dal partito e che sta divenendo strumento per la gestione propietaristica del PD locale. Ciò che conta nell’appartenenza al Partito Democratico è la tessera di iscrizione, il quotidiano lavoro per la sua crescita e null’altro”.
Alluvione. Pepe: la querelle ristori è stata strumentalizzata
“Ciò che conta nell’appartenenza al Partito Democratico è la tessera di iscrizione...”
Redazione Ottopagine