Contratto di Quartiere II e degrado nelle frazioni collinari, Matierno chiama in aiuto quattro ex candidati sindaci ed ora consiglieri d’opposizione a Palazzo Guerra. Antonio Cammarota, Roberto Celano, Gianpaolo Lambiase e Dante Santoro sono stati convocati dall’associazione di volontariato “Nuovo Comitato di Quartiere Matierno” per una riunione venerdì sera alle 18. Per il momento sono in tre ad aver accettato l’invito, con il solo Lambiase che ancora deve confermare la propria presenza. Argomento dell’incontro il degrado delle frazioni collinari ma soprattutto la “minestra riscaldata” proposta dal Comune di Salerno con il nuovo bando di progetti del “programma straordinario d’intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della città metropolitana e dei comuni capoluoghi di provincia” (guarda qui).
Insomma, quel famoso bando cui il Comune ha deciso di partecipare chiedendo un finanziamento governativo di circa 18 milioni d’euro. Ma proprio il piano d’intervento proposto da Palazzo Guerra ha insospettito in particolare i residenti di Matierno. In primis il presidente Enrico Cipriani, con il bando proposto che appariva molto simile al famoso contratto di quartiere che Matierno attende l’esecuzione da anni. Finanche l’abbattimento di tre campi container che resistono dal post terremoto del 1980 e che contengono il pericoloso amianto. Ed ai quattro ex candidati sindaci, Cipriani ha intenzione di chiedere di scoprire che fine hanno fatto i finanziamenti del precedente Contratto di Quartiere, perché di quanto deciso all’epoca è stato realmente compiuto nella frazione collinare di Salerno. Insomma, se quei famosi fondi possano essere distratti per altri interventi pubblici, giudicati prioritari dall’amministrazione.
E proprio su questo punto la richiesta dei residenti ai quattro ex sindaci di fare fronte unito nell’opposizione a Palazzo Guerra. Soprattutto di cercare di portare all’attenzione del parlamentino cittadino le condizioni di degrado delle frazioni collinari, visto che la situazione che si vive a Matierno è straordinariamente uguale in altri punti della periferia cittadina. Da qui la richiesta di fare fronte unico alle esigenze delle frazioni collinari che, con le ultime amministrazioni di Palazzo Guerra, si sentono sempre più allontanate dalla città.
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