Avellino

 

di Andrea Fantucchio

Barlume di speranza per i 98 operai dello stabilimento Ocm di Nusco. Durante l'incontro di oggi pomeriggio al Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) l'azienda metalmeccanica Metalltech srl di Montella ha manifestato la volontà di prendere in gestione la fabbrica.

Ponendo però come condizione che vengano impiegati solo quindici ex dipendenti. Premessa che di fatto rende tremendamente difficoltosa una trattativa coi sindacati.

“Accogliamo – ci spiega il segretario Ugl Avellino, Costantinos Vassiliadis – con piacere l'interesse di Metalltech, ma non permetteremo che gli altri ottantatré operai siano lasciati a casa. Inoltre una manifestazione di interesse come quella dell'azienda montellese non è sufficiente. Ci siamo dati appuntamento al 2 novembre. Abbiamo chiesto a Metalltech di fornire un vero piano industriale”.

La posizione dei sindacati è comprensibile e condivisibile. Tutti hanno ancora negli occhi la gestione operata da Cellino. L'imprenditore torinese ha rilevato l'azienda Ocm a prezzo ribassato.

Acquisito le commesse con l'intenzione di dislocare la produzione nell'Europa dell'est.

Infine è arrivata la chiusura dello stabilimento con i 98 operai rimasti senza lavoro.

Uno schema tristemente noto nella provincia irpina dove i capannoni vuoti dal post-terremoto restano a imperituro monito di un'industrializzazione di matrice speculativa che ha contribuito a dissanguare il territorio.

“Saremo soddisfatti – spiega Vassiliadis – quando tutti gli operai avranno un futuro lavorativo dignitoso. Intanto ognuno di loro adesso è in mobilità e aspetta di ricevere da Cellino le spettanze arretrate. Frattanto, davanti all'ex stabilimento, resta un presidio permanente”.

Gli operai hanno infatto sempre temuto che Cellino potesse svuotare la fabbrica e vendere i macchinari.

Al Ministero si è presentato un gruppo compatto di sindacalisti: oltre a Vassiliadis, c'erano Antonio Oliviero, Antonio Perillo, Felice Moscillo e Antonio Spera.

Affiancati dal sindaco di Montemarano, Beniamino Palmieri, che sta seguendo la questione in prima persona.

(La foto di copertina è di repertorio)