Avellino

 

di Andrea Fantucchio

Il sindaco dov'è? Ci manca sai. Chissà se già c'è la ministra Giannini accanto a lui. Come la celebre Laura di Nek, Foti regala l'ennesima assenza disertando la conferenza dei capigruppo riunitasi questa mattina.

E riuscendo perfino a far rimandare, ma questo si sapeva, il consiglio comunale previsto per oggi.

Slittato al 24 ottobre.

La motivazione ufficiale è proprio l'incontro con la ministra dell'istruzione. Certo, considerando che la Giannini sarà al convitto nazionale Pietro Colletta già alle 16.00, ci sembra una discreta bufala anche questa giustificazione addotta dal sindaco.

Comunque così è deciso e bisogna starsi.

A nulla sono servite le richieste dei riferimenti cittadini che volevano chieder lumi a Foti su quanto sta avvenendo nell'intricato intreccio di proclami (sterili), impegni mantenuti (pochi), promesse tradite (tante), che stanno caratterizzando quest'altro periodo di involuzione cittadina.

Solo così, a voler essere buoni, si può leggere la telenovela che sta andando in scena intorno alla definizione della nuova giunta.

Come vi abbiamo spiegato, i conti della lavandaia non tornano.

O meglio, chi i conti se li è fatto bene è proprio lui, Paolo Foti, che ha cavalcato magnificamente l'esigenza dei dameliani e quindi di De Luca governatore che per accontentare Renzi ha evitato una brutta figura al pd avellinese.

Il sindaco in cambio della salvezza ha promesso mari e monti: a partire dall'azzeramento della giunta. Promessa che in realtà si è giocato giocandolo, scusate la voluta cacofonia, anche col consigliere d'opposizione Preziosi.

Poi ha fatto di testa sua. E i nodi sono venuti al pettine. Anche oggi. Come anticipato dal consigliere Festa ad Ottopagine le dimissioni dell'ex giunta presentate dal sindaco nello scorso consiglio comunale erano illegittime. Protocollate soltanto a casa sua, la casa comunale si intende, e quindi presso la segreteria privata e non a quella del comune.

Lo scenario è il medesimo. Ci saranno solo tre cambi. Oltre al regalo da fare a scelta civica per il voto di Poppa, un assessore forse alla cultura o al patrimonio, e almeno due posti per ringraziare l'aiuto fornito dai riferimenti comunali d'area D'Amelio attraverso i voti di Francesca Medugno e Gerardo Melillo.

Proprio Francesca Medugno che era presente questa mattina è andata in bestia. (Ecco che succederà in giunta) Quando ha capito che non ci sarà, come promesso dal sindaco, alcun azzeramento della giunta.

Mentre il segretario del consiglio comunale Livio Petitto cercava di spiegare il comportamento del primo cittadino ai presenti.

“Ma di che ci stupiamo? - sintetizza Gianluca Festa – il sindaco bugiardo ha colpito ancora. Ha ingannato tutti e col suo modo di fare se ne è uscito alla grandissima. Ormai non so chi crede più alle sue parole. Anche perché tanti che hanno votato aspettandosi delle condizioni (i dameliani) di fatto sono stati presi in giro. E adesso cosa verrà detto loro?”.

Chissà. Intanto per lunedì è stata indetta un'altra conferenza dei capigruppo alle ore 17.00 per incontrare proprio Foti.Sarà la volta buona? Altrimenti abbiamo già pronta l'altra canzone che fa al caso nostro. Immortale successo di Mina e Alberto Lupo. Ve la ricordate?