Sant'Agata de Goti

Atti al Pm perchè il cambio dell'imputazione, contestata con l'aggravante del numero di persone, comporta la competenza del Tribunale. Lo ha deciso questa mattina il giudice di pace nel processo a carico di sei giovani di Sant'Agata dei Goti – la posizione di un settimo, minore all'epoca, è al vaglio della Procura di Napoli – accusati a vario titolo dell'aggressione di cui era rimasto vittima, il 9 maggio 2015, Billy Nuzzolillo, addetto stampa del Comune di Benevento, e fino all'anno precedente presidente del Real Cerreto.

L'episodio si era verificato a Puglianello, al termine della partita tra la squadra locale e la Virtus Goti. E' allora che Nuzzolillo (parte civile con l'avvocato Giuseppe Massarelli) era stato colpito con calci e pugni, mentre si avviava verso la sua macchina, da alcuni supporters della squadra santagatese. Cinque i giorni di prognosi per le lesioni subite dal malcapitato, che aveva presentato una denuncia ai carabinieri, facendo riferimento al risentimento nutrito nei suoi confronti sia per l'esperienza al vertice del Cerreto, sia per qualche articolo nel quale aveva censurato i cori, ritenuti di stampo razzista, rivolti dai tifosi del Sant'Agata ad un calciatore di colore del Vitulano.

Di qui l'inchiesta a carico di un gruppo di giovani – tre 21enni, un 24enne, un 25enne ed un 26enne – chiamati in causa dalle indagini e spediti, al termine delle stesse, dinanzi al giudice di pace. La palla è però tornata nuovamente indietro: si comincia daccapo. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Antonio Biscardi, Alessandro Della Ratta, Ugo Cioffi e Pietro Farina.

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