Un concerto negato, quello dei Coldplay a Milano. Negato a tantissimi ragazzi campani (e non solo). Rimasti con un palmo di naso davanti ai computer. Si erano seduti nella speranza di acquistare i biglietti. Ma, dopo pochi istanti erano già tutti venduti. Anche se le serate sono diventate due. Ed erano quindi raddoppiate le possibilità di acquistare il ticket. E invece, niente da fare.

Come è stato possibile?

Vecchie storie. Vecchie logiche. E affari non proprio puliti. Lo denuncia anche il Codacons. Nel mirino proprio la vendita dei biglietti per gli attesi concerti del 3 e 4 luglio. Dopo la segnalazione all'Antitrust di Altroconsumo, il Codacons è andato oltre, presentando un esposto alla procura di Milano.

«Il grande evento è il concerto che i Coldplay terranno allo stadio San Siro il prossimo 3 luglio 2017. Non sorprende tanto il sovraccarico del sito Ticketone al momento dell' apertura delle pre-vendite. Quel che sorprende è che alcune agenzie siano riuscite ad accaparrarsi migliaia di biglietti mentre il pubblico poco o nulla».

«Dopo pochi secondi dalla messa in vendita i biglietti non c'erano più. Il motivo? - si domanda il Codacons -. Li hanno presi tutti le agenzie». Con uno scopo preciso, sostiene l'associazione: rivenderli a prezzi maggiorati. «I prezzi originali previsti dal sito Ticketone erano i seguenti: 46 euro per gli anelli verde e blu, tra i 57 e i 98 quelli degli anelli più bassi e per il prato, 109,25 il posto più ambito, quello dell' anello rosso numerato. Prezzi decisamente in linea con tutti i grandi concerti che si tengono a Milano. Sul sito Viagogo il prezzo più basso attualmente disponibile è 166,82 euro per un biglietto all'anello verde, circa 3 volte il prezzo originale. Il problema però è che si sale vertiginosamente superando i 200, i 300 euro, fino all' assurda cifra di 1780,94 euro per l' ambito anello rosso, ovvero 16 volte la cifra originale».

La delusione è stata fortissima. Da Napoli, Avellino, Benevento, Salerno e Caserta erano in migliaia i ragazzi pronti ad acquistare il ticket. Dovranno rinunciare. A meno di non pagare cifre esorbitanti. Vi sembra giusto?