Salerno

Aveva ampiamente illustrato la sua posizione in un recente passato, contrariamente all’input dettato da Palazzo Guerra. Corrado Naddeo di Campania Libera ha ancora illustrato la propria posizione durante la riunione con Alberto Di Lorenzo, dirigente del settore Sportello Unico per le Attività Produttive (Suap).

«Ho avuto la possibilità di esprimere allo stesso e ai commissari quanto insistentemente richiestomi dai concittadini salernitani e che, con gran convinzione, condivido in pieno. – spiega Naddeo - Oggi occorre, più che mai, disciplinare meglio, piuttosto che spingere verso una più ampia deregulation, come alcuni vorrebbero. L'occupazione di suolo pubblico nelle zone più caratteristiche, interessanti e pregevoli di Salerno ha assunto aspetti di tipo militare, con la presenza sempre più capillare di piattaforme di ferro inamovibili che diventano ingombranti ed opprimenti e, soprattutto, sottraggono spazi liberamente fruibili dalla collettività».

Un’offerta sempre più pressante, con la diversificazione dei locali che, spesso, non esiste. «Insistere in questa direzione contribuisce ad ampliare sempre di più una frattura ormai evidente fra cittadini e una specifica categoria d’esercenti che risulta danneggiata dallo smodato proliferare d’attività fotocopia, a volte più carenti dal punto di vista qualitativo. – riprende Naddeo - C'è il rischio di un effetto gramigna da parte delle attività più prone alla speculazione ed il pericolo di sprofondare nella mediocrità di un’offerta sempre uguale e, quindi, poco attrattiva perché non originale nè di qualità».

Maggiori controlli anche nelle concessioni, come anche quelle degli alcolici da somministrare, soprattutto dopo un certo orario. «Se aggiungiamo l'abuso continuo dell'intrattenimento musicale spesso intollerabile per intensità ed orari, complice anche una cronica carenza d’agenti della Polizia municipale che mantengano il controllo della città nel rispetto non solo delle leggi ma anche delle più elementari regole della convivenza civile, allora il quadro si delinea perfettamente: Salerno, dalle 23 dei festivi e prefestivi, semplicemente è abbandonata a se stessa». 

 

Redazione