"Quando ho letto questa notizia ho provato vergogna per loro e pena per la profonda ignoranza di cui sono permeati" . Così il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha commentato a caldo la notizia che arriva dalla Gran Bretagna, dove è stato distribuito un questionario alle famiglie italiane dei nuovi alunni per l'anno scolastico in cui si chiedeva: siete italiani, napoletani o siciliani? L'iniziativa non aveva nelle intenzioni uno scopo discriminatorio per stabilire la provenienza etnica dei figli di immigrati italiani, ma nei fatti i nostri connazionali nel Regno Unito si sono sentiti schedati in base all'origine regionale e hanno segnalato il caso alla nostra ambasciata di Londra.
La protesta e l'indignazione sono scattati immediatamente. L'ambasciata italiana è intervenuta per richiedere al Ministero degli esteri britannico la modifica delle categorizzazioni regionali comparse su quei moduli sia in Inghilterra che nel Galles, ricordando alle autorità inglesi che l'italia è un paese unificato dal 1861. Il primo cittadino di Napoli non ha tardato a far sentire la sua voce. “Solo gli ignoranti disconoscono quanta immane cultura e millenaria storia dell'umanità si rinvengono nella magna grecia nella città di napoli nel sud e nella sicilia. Per De Magistris si tratta di una forma di razzismo. Gli fa eco il sottosegretario al ministero dell’Istruzione italiano, David Faraone: “Incredibile che ancora oggi siamo costretti ad affrontare pregiudizi di questo tipo. La scuola italiana ha superato da tempo questi stereotipi e in Italia, come nel Regno Unito, si deve lavorare per l’integrazione e la formazione delle generazioni future”.