Paternopoli

"La direzione nazionale del PD di ieri sera , 10 ottobre 2016, ha svelato l'arcano. Sul progetto di Massimo D'Alema la sparuta minoranza del partito intende lavorare ed impegnarsi per far vincere il no al referendum costituzionale del 4 dicembre". Inizia così la nota di Andrea Forgione dirigente provinciale del Pd. "Le loro opzioni sono due: se vince il no costringere Renzi alle dimissioni e prendersi i cocci partito. Se vince il si uscire dal partito. Fra le nostre fila trapela che i dalemiani avrebbero gia' pronto il simbolo per il nuovo piccolo partitino . Ovviamente il loro progetto di mettersi in proprio puo' realizzarsi solo se si torna al proporzionale . In questo caso anche con il tre quattro per cento possono cercare alleanze spurie, accordarsi con altri pezzi e continuare a conservare la loro specie politica , che in altri paesi civili si e' estinta da anni. Questi novelli Fini e Bertinotti hanno un solo problema: Matteo Renzi e le sue riforme. Dunque i sinistrati del PD hanno stretto un sodalizio con i leghisti, Brunetta e quel che resta di Gargani e dei rimasugli democristiani e si sono posizionati sulla proposta grillina di ritorno al sistema elettorale proporzionale" .

"Vorrebbero tornare al secolo scorso , all'Italia del debito pubblico, dei caminetti e delle segreterie di partito. Poveri illusi, farebbero meglio a ritirarsi in pensione. Ad ogni modo noi, i veri democratici, consigliamo a Bersani , D'Alema e Cuperlo di lasciare il PD adesso , anche percxhe' noi non li consideriamo piu' dei nostri ma nemici infiltrati. Infatti, se vincera' il si al referendum loro saranno spacciati. Al contrario se vincesse il no saremmo noi ad andarcene , lasciandogli le spoglie di un partito che per sua natura e' a vocazione maggioritaria. Cari avversari sinistrati, prima ve ne andate dal PD e meglio per tutti. Meglio per voi, per noi, ma soprattutto per l'Italia".

Redazione