E' scattato all'alba il maxi blitz contro il clan Falanga e il clan Ascione Papale riuniti nel sodalizio criminoso per spartirsi gli affari illeciti a Torre del Greco.
I carabinieri hanno eseguito l’ordinanza emessa dal gip di Napoli su richiesta della DDA partenopea, a carico di 23 affiliati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, porto e detenzione illegale di arma da fuoco, aggravati da finalita' mafiose.
Le indagini hanno fatto emergere l'esistenza di accordi strutturati tra i Falanga e gli Ascione-Papale, radicati a Ercolano ma con ramificazioni a Torre del Greco, per spartirsi gli affari illeciti nel territorio della cittadina torrese. Grazie ad intercettazioni telefoniche, ambientali in carcere e rivelazioni arrivate dai pentiti di camorra è stato ricostruito il sistema delle alleanze per dividersi gli interessi della città tra il clan di Torre Del Greco i Falanga, e quello di Ercolano degli Ascione Papale.
Scoperta una estorsione ai danni di una società napoletana di video-lottery, per l’istallazione delle slot machine in un centro scommesse.Maurizio Garofalo elemento di spicco dei Falanga costringeva il titolare a sborsare 500 euro al mese per rimpolpare le casse del clan. Lo stesso Garofalo dirigeva dal carcere tramite la compagna glia affiliati ai quali indicava le direttive con delle lettere, per spartire i proventi degli illeciti. Introiti che servivano per mantenere affiliati del clan sia liberi che detenuti.
L'ultima importante operazione contro il clan di camorra risale a gennaio del 2015, con l'arresto di 45 affiliati quando venne sgomitato un traffico illecito di sostanze stupefacenti tra Napoli, Caserta e Salerno.