Salerno

Una commissione parlamentare per il piano rifiuti in Campania e con particolare attenzione al sito di compostaggio di Salerno. In audizione il vice presidente della Regione, Fulvio Bonavitacola con l’annuncio che arriva direttamente dai deputati salernitani pentastellati e, nel dettaglio da Girolamo Pisano.

«Dopo la lettera da me inviata al Presidente Bratti e grazie al lavoro svolto dalla nostra portavoce in Bicamerale rifiuti, la senatrice Paola Nugnes, la Commissione si è subito attivata. – scrive il parlamentare salernitano sul suo profilo social - Si procederà, infatti, all’audizione di Fulvio Bonavitacola, che avrebbe dovuto già rispondere sul piano rifiuti della Campania. Al vice Presidente della Regione è stato comunicato dalla Commissione di integrare anche con un “focus” sull’impianto di compostaggio di Salerno, finito nel mirino dell’Anac». Si parte da lontano, dunque, con lo stesso Pisano che, alla luce delle rivelazioni del rapporto Anac firmato da Raffaele Cantone sul sito di compostaggio di via De Luca, aveva subito chiesto alla commissione speciale Rifiuti di avviare delle indagini sull’impianto salernitano.

E proprio lo stabilimento di compostaggio, vanto dell’amministrazione De Luca potrebbe essere visitato a breve per motivi di studio. Non per l’efficienza ma per una sorta d’indagine da parte della commissione parlamentare. «La Commissione ha inoltre deciso di procedere anche ad un sopralluogo all’impianto di Salerno. – continua Pisano - Sarà ascoltata anche l’Arpa Campania che secondo la relazione degli ispettori di Cantone non avrebbe vigilato sull’attività dell’impianto. Considerando che il presidente De Luca ha in mente di aprire un’altra decina d’impianti di compostaggio sul territorio campano, sul “modello di quello di Salerno”, com’è solito ripetere, tronfio d’orgoglio, appare quanto mai necessario e urgente fare chiarezza». Val la pena ricordare che Raffaele Cantone nella relazione ha contestato costi, gestione e mancati proventi e mancata produzione d’energia, al centro degli esposti. Tanto che le 40 pagine di deduzioni sarebbero state trasmesse anche alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. 

 

Redazione