Salerno

Ci sono liti pendenti presso il Tribunale civile di Napoli, De Luca sarebbe incompatibile. Sarebbe questo il succo della contestazione del gruppo pentastellato grillino al Consiglio regionale della Campania, tanto da invitare “immediatamente il Consiglio regionale a riunirsi per dichiarare la decadenza di De Luca per incompatibilità per lite pendente”. Insomma, nemmeno il tempo di comprendere quali effetti, forse nessuno, potranno derivare dalla pronuncia della Corte Costituzionale sulla Legge Severino nei confronti di De Luca, che si aprono altri scenari. All’assalto è la cellula pentastellata salernitana del JJ Rousseau che ravvisa nel quadro giudiziario del governatore alcune falle.

«Il ricorso di De Luca dichiarato infondato in corte costituzionale apre scenari gravissimi sia giudiziari sia politici. – fanno sapere gli attivisti 5 Stelle - L’articolo 63 della Legge regionale del 2007, applicabile anche al presidente della Regione, prevede che non può ricoprire la carica di presidente della regione colui che ha una lite pendente in quanto parte di un procedimento civile od amministrativo con la regione. De Luca ha pendenti due giudizi civili dinanzi al Tribunale di Napoli nei quali è parte anche la Regione Campania, regolarmente costituitasi in giudizio. Tra gli avvocati costituiti nel giudizio civile vi è l’avvocato Almerina Bove che è vice capo di gabinetto della Regione Campania. Vi è un palese conflitto d’interessi che determina l’incompatibilità di De Luca».

Insomma, il governatore della Campania si ritroverebbe per motivi giudiziari in una delicata situazione d’incompatibilità del proprio mandato. E secondo il Rousseau giocherebbe un ruolo importante anche Renzi nella delicata situazione di De Luca, in particolare sulla Legge Severino. «De Luca non può governare la Campania per una serie di motivi giuridici. – riprendono dal Rousseau - In primo luogo perché dopo la decisione della Consulta rivive il decreto di sospensione di Renzi che lo mantiene sospeso dalla carica. Renzi non ci risulta abbia revocato il suo decreto di sospensione».

 

Redazione