San Martino Valle Caudina

Era appena uscito dall'aula dell'udienza del tribunale della Corte d'Appello di Napoli dove era imputato per usura. Gennaro Pagnozzi, 77 anni, il boss più longevo della Campania, è morto non appena ha varcato l'uscita del palazzo di giustizia. Con lui c'erano il figlio Paolo e il cognato Gerardo Marino. Il boss O Giaguaro è stato colto da un infarto. La corte d’Appello deve decidere su un episodio di usura commesso a Ponticelli, comune di origine di Gennaro nel 2012. O Giaguaro era imputato in questo processo (condannato in primo grado ad otto anni di reclusione) insieme al fratello Paolo e al cognato.

La carriera criminale del boss della Valle Caudina comincia come contrabbandiere. Da cinquant’anni era sotto processo. Imputati almeno in 40 procedimenti, per usura, estorsioni. Gennaro Pagnozzi si è trasferito nella Valle Caudina negli anni ’70 dove costituì una sua organizzazione dedita all’usura e alle estorsioni. Nonostante le sue condotte illecite in totale ha sofferto solo 11 anni di carcere. Ricordiamo anche il coinvolgimento nel processo ai Casalesi “Spartacus”, dove però ne uscì pulito e fu assolto. 

E questa mattina si era recato in tribunale con il figlio Paolo e il cognato e insieme al suo avvocati di sempre, il penalista Dario Vannetiello. L’udienza era stata rinviata al 15 novembre. Pagnozzi è uscito dal tribunale, proprio davanti alla guardiola si è sentito male e si è accasciato a terra. Per lui non c’è stato nulla da fare nemmeno all’arrivo dei soccorsi.