Arpaia

Dopo una verifica strutturale del vecchio edificio scolastico, ad Arpaia è stata disposta la chiusura parziale dell'edificio in quanto non ricorrevano le condizioni di sicurezza e agibilità dell’intera struttura. A comunicarlo è stato il sindaco di Arpaia Mario D’Ambrosio e il dirigente scolastico del "Vanvitelli".

"Effettuata una ricerca sull’intero territorio comunale - dichiara D'Ambrosio - l’unica soluzione per garantire l’inizio delle attività scolastiche in tempi brevi, tenendo comunque conto della sicurezza degli alunni dal punto di vista organizzativo e logistico, è stata quella di ospitare gli ordini di scuola presso la Sede Comunale mettendo a disposizione anche la stanza del Sindaco.

Il Comune di Arpaia e l’Istituto Comprensivo “L. Vanvitelli” Airola-Arpaia e Paolisi, attraverso i propri rappresentanti predisponevano e organizzavano lo spostamento della sede scolastica presso la Casa comunale. Nell’arco di circa sette giorni il primo piano è stato adattato e reso fruibile dalle Scuole Primarie e Secondarie di I grado. L’adattamento ha riguardato anche la predisposizione dei servizi igienici resi agibili per gli alunni e per i disabili. Il 30 settembre sono riprese le regolari lezioni per i due ordini di scuola. Per la situazione dell’alunno disabile G.L. - spiega il sindaco - il Comune ha ordinato una pedana mobile in grado di portare al piano scuola l’alunno. I tempi tecnici che decorrono dall’ordine dell’impianto alla effettiva fruibilità sono di circa trenta giorni. Inoltre i Tecnici comunali stanno valutando altre soluzioni valide per la soluzione della problematica de quo in tempi ancora più brevi. Da non trascurare le poche risorse disponibili dell’Ente.

Una situazione di disagio che l’Istituto comprensivo ha attenuato attivando il servizio di istruzione domiciliare per due ore quotidiane a casa del minore. La situazione di disagio - comunica il primo cittadino attraverso una nota stampa - è comune a tutti gli alunni di Arpaia, che, anche se allocati in una struttura soddisfacente, vede comunque la mancanza di laboratori e della palestra". 

gdn