Il giudizio della Corte Costituzionale sulla legittimità della Legge Severino contro De Luca potrebbe arrivare nelle prossime ore, nella tarda serata o nella giornata di domani. E’ durata oltre un’ora il dibattimento con ben tre legali dell’Avvocatura dello Stato schierato contro il collegio difensivo che rappresentava il governatore De Luca. Il dibattimento, ovviamente, era sulla costituzionalità dell’applicazione della Legge Severino nei confronti del presidente della Regione Campania, richiesta tra l’altro, ben prima che si pronunciasse nello scorso febbraio la Corte d’Appello, con sentenza assolutoria sulla vicenda del Termovalorizzatore mai realizzato a Cupa Siglia.
Il confronto nell’aula del Consiglio di Stato si basava su due profili essenziali: l’eccesso di delega e la retroattività dell’applicazione della orma nei confronti di De Luca. Tra l’altro, nella stessa udienza di questa mattina, è stata discussa anche la questione sollevata dalla Corte di Appello di Bari per un consigliere regionale pugliese, con il caso che era stato richiamato anche dal Tribunale di Salerno. Posizione difensiva, però, da parte dei tre legali dell’Avvocatura dello Stato che chiaramente attaccato il governatore De Luca. Tra l’altro nella seduta di questa mattina, il presidente della Corte Costituzionale ha dato atto alla costituzione dei consiglieri regionali, Ciarambino e altri, di partecipare al dibattimento. Il gruppo regionale grillino era difeso dai legali Oreste Agosto e Stefania Marchese. Allo stesso tempo, la Corte ha dichiarato inammissibile l’intervento del movimento a difesa dei cittadini.
Ora è il momento dell’attesa, del giudizio della Consulta. Tra l’altro, per una accusa, quella di abuso d’ufficio per il Termovalorizzatore, a De Luca caduta nei successivi gradi di giudizio, con Corte d’Appello e Cassazione ad assolvere l’operato del governatore perché “il fatto non sussiste”.
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