Tre ospedali sotto inchiesta per la morte di un bimbo di sette mesi di Eboli. Il lungo calvario di Domenico, un bambino nato da una coppia di Eboli, che due giorni dopo essere venuto alla luce, dall’ospedale di Battipaglia è stato immediatamente trasferito al Santobono di Napoli. Qui è cominciato lo scorso anno, il via vai tra vari ospedali, nello specifico il Santobono già citato, il Monaldi e il Bambin Gesù di Roma. Ricostruendo tutta la vicenda, il piccolo ricoverato per un’insufficienza renale, gli fu riscontrata anche una coartazione aortica. A causa di questa cosa, fu immediatamente trasfertito al Monaldi, e sottoposto ad una delicata operazione cardiochirurgica. Terminato l’intervento, il nuovo trasferimento, nuovamente al Santobono, dove sopraggiunsero nuove complicazioni. Un’angioplastica ancora al Monaldi, e poi il nuovo ricovero al Santobono, sono gli altri spostamenti del piccolo Domenico. Il 19 ottobre viene dimesso, ma meno di un mese, durante una visita di controllo, i medici dispongono il nuovo ricovero. E’ il 13 novembre e nelle analisi del sangue del bambino gli viene riscontrata un eccesso di creatina. Gli accertamenti, quindi, confermano che quella coartazione aortica c’è ancora, e quindi è necessario un nuovo intervento chirurgico. Il 15 novembre, Domenico finisce nuovamente sotto i ferri. Da quell’intervento viene fuori anche una lesione al nervo vago. A causa di questa cosa, il bambino non può più essere nutrito più naturalmente. A fine novembre, malgrado tutto, il piccolo torna a casa a fine novembre, ma pochi giorni dopo, il 9 dicembre è di nuovo ricoverato, questa volta a Battipaglia. Dal nosocomio salernitano è trasferito a Roma, al Bambin Gesù per ulteriori controlli. Dopo le dimissioni, il 20 febbraio, il piccolo presenta gravi problemi respiratori e torna in ospedale. I medici decidono per un nuovo intervento chirurgico, da fare questa volta al Bambin Gesù. Si attende, quindi, solo il via libera dall’ospedale della capitale, che però tarda ad arrivare. In attesa che si sblocchi la lista dei ricoveri, i genitori provano anche con il Santobono di Napoli, fino a quando arriva la tanto attesa chiamata da Roma. E’ il 19 marzo, e al Bambin Gesù sono pronti ad operare Domenico. Purtroppo la speranza che tutto possa sistemarsi con questo intervento dura pochissimo. Il cuore di Domenico, il giorno seguente si fermerà alle 10 del mattino, non arrivando mai a Roma per sottoporsi a questa operazione. I genitori del bambino, ora, vogliono capire se ci sono state negligenze da parte degli ospedali che intanto, sono finiti tutti sotto inchiesta.
Bimbo muore dopo sette mesi di calvario, aperta l'inchiesta
I genitori chiedono giustizia. Tre ospedali finiscono nel mirino della procura
Redazione Ottopagine