Benevento

La Uil Avellino - Benevento restituisce al mittente le critiche formulate, durante la conferenza stampa di ieri mattina, nei confronti del segretario Fioravante Bosco da parte del presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci.

"Per quanto riguarda la revoca di Alfredo Cataudo dalla presidenza dell’Asea, Ricci prima aveva detto di rimettersi alle decisioni della Magistratura, e poi ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato avverso l’ordinanza del Tar Campania. A proposito, del ricorso, vi è da dire che sul sito on line della Rocca dei rettori, la deliberazione presidenziale è stata adottata per ben due volte! La prima reca il n. 153 del 30 settembre 2016, la seconda il n. 156 di pari data. Insomma, l’accanimento è nei fatti, e ogni ulteriore giudizio sulla strana vicenda appare superfluo. Cosa diversa è la decisione sulla mensa al Comune di Benevento, ove c’era stato il non invito alla società “Quadrelle”, il ricorso di quest’ultima, la decisione del Tar che la riammetteva, e il dirigente Castracane che la faceva partecipare alla gara d’appalto. Cosa avrebbe potuto dire Fioravante Bosco su questa vicenda non è dato sapere, anche perché lo stesso Bosco si è sempre rifiutato d’intervenire su una querelle creata ad arte da Fausto Pepe e Gabriele Corona. Infine, il vergognoso riferimento all’aumento dei gradi nel Corpo della polizia municipale di Benevento, ove in via residuale (9 ore settimanali) Fioravante Bosco presta servizio. Una caduta di stile da parte di un soggetto catapultato nel ruolo di presidente dal Partito democratico, e non certamente per meriti acquisiti sul campo, atteso che nelle recenti elezioni non è riuscito nemmeno a confermarsi quale sindaco del suo Paese, in quella che alla vigilia doveva essere una mera passeggiata."

“Appare chiaro – dichiara Fioravante Bosco (Uil Av/Bn)  – come Claudio Ricci si muova a mo’ di pachiderma in una cristalliera. Aveva deciso di dimettersi e non l’ha fatto. In tre anni non ha voluto convocare una sola volta le rappresentanze sindacali per discutere di lavoro e di sviluppo, ha distrutto le società partecipate, sino a far fallire Art Sannio Campania determinando il licenziamento di 13 lavoratori, e ha abdicato tutte le sue prerogative amministrative nelle mani di un solo funzionario, il quale funge da finto rappresentante sindacale, da padrone degli appalti e ora anche da ragioniere capo! Contento Ricci, contenti tutti, tranne la Uil, la quale continuerà a chiedergli conto delle sue malefatte e delle sue grossolane omissioni”.

Redazione Bn