Salerno

Sui Porti di Napoli e di Salerno l’ultimo duello fra Graziano Delrio e Vincenzo De Luca. La resa finale di un faccia a faccia iniziato quando era vice ministro nel Governo Letta e proseguito nella stesura di quello del rottamatore Renzi. Per il governatore della Campania non sono ancora maturi i tempi per l’unificazione delle due Autorità Portuali confluendo in quella del Sistema Portuale del Medio Tirreno. Contrariamente a quanto affermava il ministro a margine della manifestazione organizzata dalla Fondazione Sudd di Antonio Bassolino, ci vuole ancora tempo. E’ nero su bianco, con il presidente della Giunta della Regione Campania che ha inviato in tempi non sospetti una lettera di richiesta di moratoria di 36 mesi prima di avviare all’accorpamento. Nella richiesta, si esplicitava che lo scalo napoletano era costretto a ripartire da zero.

“Ci può stare un periodo d’autonomia per Salerno”, ha affermato in chiusura il ministro Delrio, a conferma che la missiva è stata letta e si stanno valutando tutte le carte per un’eventuale autonomia pro-tempore dello scalo salernitano. Se vogliamo una dichiarazione che va in contrasto a quella precedente e che faceva presupporre la possibilità di un confronto proprio con il governatore De Luca. «Entro pochi giorni sarà presa una decisione sul presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Medio Tirreno. – affermava - Il commissario Antonio Basile ha svolto un ottimo lavoro. Con le opere avviate si può ridare competitività al Porto di Napoli». Ma prima di decidere sul nome ci sarà proprio da fare un confronto diretto con il governatore De Luca.

Perché il nome arriverà appunto dalla Regione Campania con il testa a testa che vede l’attuale presidente dell’Authority salernitana, Annunziata con Messineo. Ma proprio dal confronto su chi sarà il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Medio Tirreno che accorperà anche lo scalo di Castellammare di Stabia, potrebbero esservi novità per Napoli. Perché per lo scalo partenopeo il rilancio è ancora tutto sulla carta, visto che di concreto ancora poco è stato fatto. 

 

Redazione