“Non possiamo pagare l'acqua a peso d'oro” così Giuseppe Ferrara del Comitato per l'acqua pubblica che questa mattina a Bracigliano, in provincia di Salerno, ha allestito un banchetto per informare i cittadini su quanto sta per accadere alla loro bolletta dell'acqua. Dal 2011 al 2016, secondo i comitati, la tariffa dell’acqua GORI è aumentata del 67% , e continuerà a salire. Con le tariffe 2016 una famiglia residente che consuma 200 metri cubi all’anno pagherà 440 euro, nelle seconde case 670 euro e le attività commerciali con un consumo annuo di 500 mc (consumo comune per bar, ristoranti, pub, etc.) dovrà pagare circa 1570 euro, con ulteriori aumenti in previsione per i prossimi anni. “Stiamo parlando di acqua, rilancia il signor Ferrara. Non è possibile far sopportare ai cittadini simili costi per poter usufruire di un bene di prima necessità”. “La verità, rilancia, è che l'acqua non può in alcun modo essere assolutamente privato perchè questi sono i risultati. Pagheremo l'acqua a peso d'oro”.
Ma gli aumenti, secondo Rete civica Ato 3 ed i Comitati per l'acqua pubblica, non basteranno a mettere in equilibrio i conti della Gori che, per andare avanti, ha anche bisogno di un anticipazione di ben 244 milioni di euro, richiesti alla CSEA (Cassa Servizi Energetici e Ambientali) soldi che, se concessi, i cittadini dovranno comunque restituire con le bollette degli anni successivi, nel periodo 2020 in poi. Da qui dunque la mobilitazione, promossa dalla Rete civica Ato 3 d’intesa con il coordinamento regionale dei comitati per l'acqua pubblica, che andrà avanti anche nella giornata di domani due ottobre e tocchetà tutti i comuni dell'Ato 3.
G.A.