Apollosa

“A seguito della campagna propagandistica sia sulla stampa che sul social facebook in cui si tacciava di insensibilità e di indifferenza istituzionale l'amministrazione Corda, e comunque l'intera comunità, per la condizione del nostro compaesano Gino, invitavamo il gruppo politico 'Apollosa in Movimento' e gli ideatori del gruppo facebook 'Un tetto per Gino' a concordare un incontro pubblico per chiarire a chi diffamava, forse senza aver conoscenza dei fatti, cosa l'istituzione comunale, anche prima di questo mandato, ed in particolare i servizi sociali, nonchè il parroco e molti cittadini, avevano fatto sin da quando si era palesata la situazione di disagio di Gino”.

Dopo settimane di silenzio l'amministrazione comunale di Apollosa dice evidentemente “basta” alla campagna mediatica messa in piedi contro l'amministrazione da un gruppo di cittadini sulla questione di un residente in oggettive difficoltà economiche.

“Il nostro intento – spiegano in una nota gli amministratori guidati dal sindaco Corda -, nel richiedere un pubblico incontro, non era certo quello di puntare i riflettori su un cittadino: ed infatti nonostante gli articoli sulla stampa che raccontavano tale situazione di disagio di chi abbandonato dalle istituzioni viveva nei boschi, nonostante sempre sulla stampa il gruppo politico 'Apollosa in Movimento' si facesse promotore di un intento solidaristico, e ancora, nonostante l'ideazione di un gruppo su Facebook 'Un tetto per Gino', e i selfies di cene di solidarietà in case private, questa amministrazione restava in silenzio, ritenendo che proprio  la delicatezza della situazione ed il ruolo istituzionale, le imponevano un simile atteggiamento. Eppure, si è continuato ad attaccare ancora, non solo le istituzioni ma anche le persone che la rappresentano, e che rappresentano l'intera comunità, che a sua volta risentita per la campagna diffamatoria, voleva intervenire nel dibattito, non sui social, non sulla stampa, ma in un incontro pubblico.

“Se gli attivisti del M5S non ritenevano opportuno – scrivono dal Comune - video riprendere e/o trasmettere in streaming l’incontro, pratiche da sempre care al movimento, ma evidentemente solo ad intermittenza, si poteva concordare un incontro ma pur sempre pubblico e non certo informale tra pochi come si è proposto: non si può parlare di trasparenza e democrazia e poi rifiutare un incontro pubblico, nascondendosi dietro la tutela della dignità di una persona, il cui disagio quando si vuole viene postato su luoghi virtuali o su carta stampata. Un incontro pubblico oltretutto già si è tenuto in piazza domenica mattina scorsa, proprio per la medesima questione, senza però informare l'amministrazione, affinchè potesse intervenire. Probabilmente si vuole incontrare solo chi ha la nostra stessa opinione, ignorando che solo il confronto è fonte di verità e chiarezza, e sottrarsi dimostra non la volontà di trovare una soluzione, ma solo quella di fare strumentalizzazione politica di bassissimo profilo”.