Avellino

 

di Siep

 

Sanità, tagli e polemiche. Oggi la presentazione ufficiale del piano sanitario irpino firmato dal nuovo commissario Morgante rivede criteri, numeri ed equilibri delle strutture e personale in Irpinia. Un atto che viene liquidato con una bocciatura dai referenti sindacali Unione sindacale di base pubblico impiego, che parlano di un programma di intervento che rischia di favorire il privato ma soprattutto di non garantire uomini e mezzi per raggiungere gli obiettivi imprescindibili fissati dal governatore della Campania Vincenzo De Luca.

I quattro rappresentanti dell’Unione sindacale di Base del pubblico impiego, Sergio Di Lauro, Lidia Rinaldi, Edoardo Barbato circa il documento  che organizza i servizi dell’Asl in Irpinia. Ad avere la peggio sono le strutture complesse dei tre ospedali dell’Asl, il «Criscuoli» di Sant’Angelo dei Lombardi, il «Landolfi di Solofra» ed il «Frangipane» di Ariano, subiranno l’eliminazione complessiva di ben 28 strutture complesse, quindi di altrettanti primariati. Insomma 28 primari in meno.

I sindacalisti contestano queste ed altre scelte nel dettaglio: «Circa le posizioni 49 organizzative individuate – scrivono - si osserva con stupore l’enorme sproporzione tra quelle assegnate al personale amministrativo, 32 su 293 dipendenti, e quelle assegnate al personale sanitario, 14 su 840; occorre, inoltre, ricordare che zero posizioni sono state assegnate al profilo degli Assistenti Sociali e 3 al Ruolo Tecnico. Nel dettaglio – proseguono - si osserva che in una Azienda Sanitaria, la cui mission è ispirata al principio della promozione della salute dei cittadini attraverso processi sanitari e socio-sanitari, non sono state previste (anzi sono state in toto annullate quelle già esistenti ) le posizioni organizzative sanitarie nei Distretti Sanitari, e poi nelle due Unità operative di salute mentale riportate sono state previste solo posizioni organizzative amministrative, e soppresse le posizioni organizzative sanitarie esistenti»..

Quindi un interrogativo: «Sono forse i Distretti Sanitari e il Distretti di Salute Mentale ad esclusiva valenza amministrativa? Non è stata prevista – incalzano i sindacalisti - neanche una posizione organizzativa per il profilo di assistente sociale, neppure nella Unità Operative Complessa di Coordinamento Socio-Sanitario, nè tantomeno nei Distretti Sanitari e nell’ Unità Operativa Complessa Ser.T.. Infine è stata annullata anche la posizione organizzativa sanitaria nell’ Unità Operativa Complessa Materno-Infantile».

L’Unione sindacale di Base non ci sta ed avanza la sua proposta. Un piano rivisto insomma che tenga in conto ogni valutazione espressa: «Chiediamo la rimodulazione delle Posizioni organizzative del comparto, ritenendo che ci sia una enorme sperequazione tra il numero delle posizioni organizzative assegnate al personale amministrativo e il restante personale del comparto. Occorre precisare, inoltre, la poca chiarezza della descrizione delle attività in capo all’affidamento delle Posizioni Organizzative relative a diversi profili».

Dal canto suo il segretario della Cisl Irpinia Sannio Mario Melchionna precisa come l’aver riassestato i criteri delle geometrie organizzative comunque non basta.

«Aver individuato nuove geometrie organizzative e centri di responsabilità a garantire l’inversione di un modello organizzativo in cui il paziente, con i suoi bisogni di salute sempre più correlati tra loro, sia posto finalmente al centro del sistema, non basta. Bisogna rivedere le procedure, i criteri, i ruoli e soprattutto potenziare i professionisti che con la loro capacità di integrarsi e con le loro competenze, sono il vero patrimonio del sistema - dichiarano i Segretari Generali Mario Melchionna della Cisl IrpiniaSannio e il Segretario Generale Antonio Santacroce della Cisl FP IrpiniaSannio.

Bisogna dunque affiancare, continuano i Segretari Generali, agli organigrammi individuati negli atti aziendali quei sistemi operativi in grado di creare le giuste condizioni affinché i tantissimi professionisti sanitari possano esercitare le proprie attività per esprimere al meglio le proprie competenze, in modo integrato con la parte medica, nell’unico ed esclusivo interesse del paziente. Necessita spingere, dunque, sulla valorizzazione delle competenze, delle professioni sanitarie per l’attribuzione di nuove responsabilità e la creazione di nuovi ruoli indispensabili per poter garantire successo ai nuovi modelli organizzativi e raggiungere i relativi obiettivi indicati dal “Patto per la Salute” ma occorre anche valorizzare le altre figure operanti nelle Aziende ASL e Moscati che svolgono competenze sociali e sanitarie di supporto ai diversi professionisti e che intervengono nel processo di assistenza al paziente/utente senza trascurare attenzione alle professionalità dei settori tecnico ed amministrativo grazie ai quali si realizzano i cicli economici, tecnici e di approvvigionamento nel rispetto dei principi di efficienza, efficacia, trasparenza e soprattutto, legalità». Ma soprattutto secondo i due referenti Cisl la corsa contro il tempo, la consegna entro oggi del documento di certo non ha favorito una analisi serena ed efficace del documento.

«La consegna degli atti in regione entro il 30 settembre, ha messo a dura prova ed in affanno gli attori coinvolti.
Per l’Asl di Avellino, per le poche ore avute a disposizione e per la complessità e vastità della rete assistenziale, più arduo e difficile è stato il nostro compito e più corposi sono stati i rilievi effettuati da questa organizzazione sindacale. Rilievi che hanno interessato l’assetto organizzativo sulla quasi totalità della rete assistenziale territoriale - spiegano -.

Il documento ha nei fatti ha ridisegnato, per non dire stravolto, il precedente impianto e il tempo per poter valutare il contenuto dell’Atto Aziendale è stato ancora meno avendolo ricevuto solo ieri pomeriggio (mercoledì pomeriggio per chi legge ndr). Nel complesso minimi sono stati i rilevi effettuati.
La CISL chiede dunque di proseguire il percorso fino in fondo e se il Governatore Regionale ed i Direttori Aziendali andranno nella direzione auspicata il nostro contributo sarà assicurato».