di Siep
Sostiene di essere “profondamente amareggiato” per la vicenda, ma ribadisce «Lei, la ragazza, non era minorenne ed era sicuramente consenziente, sia alla consumazione di un atto sessuale sia alla decisione di riprendere la scena con il telefonino, come riporta Il Mattino». E’ stato ascoltato in commissariato a Pozzuoli il 22enne, studente universitario, finito al centro dell’ennesimo scandalo per video privati, hard finiti in rete diventati virali. Virali tanto da non far andare più a scuola la ragazza ripresa per la vergogna. Pozzuoli e il nuovo caso di privacy violata, una vicenda questa, l’ennesima, che lo vede potenziale parte offesa.
Il ragazzo aveva infatti già denunciato una intrusione, un hackeraggio del suo telefonino con il quale aveva fatto quella clip hot, diventata purtroppo famosa. Sullo sfondo restano gli interrogativi se lui c’entri, o meno, con la divulgazione stessa del video sul web, nelle chat.
«Non sono stato io a veicolare il video on line, non l'ho messo io in Internet», racconta il ragazzo, vittima forse di cyberbullismo. Sono a lavoro i magistrati di Napoli. Gli agenti hanno poi trasmesso gli atti in Procura. Violazione della privacy, diffamazione, reati informatici e quant'altro ancora potrà emergere da questa vicenda che è solo alle battute iniziali.
Poi i particolari che potrebbero aiutare le indagini: «Come ho saputo che c'è stata la divulgazione del video on line? Me lo hanno detto due persone, due amici». Nomi e cognomi, particolari che potrebbero aiutare le indagini.