Salerno

Proprio mentre stanno per scadere i termini per la presentazione delle osservazione per la bozza dell’Atto aziendale dell’Asl, si scatena la bagarre politica. A bocciare il documento c’è anche la parlamentare grillina Silvia Giordano. «L’atto aziendale dell’Asl di Salerno è il simbolo dell’illegittimità che da un paio di anni vige in Campania, dove al governatore De Luca è permesso di legiferare anche contro lo Stato. – afferma il deputato pentastellato - La sanità in Campania viola tutte le regole della Riforma Madia, a cominciare dalla nomina dei direttori generali per finire al piano ospedaliero regionale e ai singoli atti aziendali che ne derivano. E la bozza di piano dell’Asl, messa a punto da un direttore nominato in contrapposizione ai criteri stabiliti dalla Legge Madia, è l’esempio di come in Campania esista solo la Legge De Luca. Il M5S ha chiesto più volte alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di impugnare la legge regionale della Campania sulla nomina dei direttori generali in sanità, ma Renzi ha dimostrato ancora una volta come sia semplice barattare il sostegno alla campagna referendaria con le richieste illegittime e incostituzionali dell’ex sindaco di Salerno. Il premier rottamatore ha lasciato così che in Campania la sanità venisse gestita a piene mani da chi di Salerno ha fatto una città clientelare e cementificata. Prima era De Mita a dettare legge. Oggi c’è De Luca, ma la musica non cambia: chiudono i reparti e si favoriscono le case di cura private».

 

Redazione