Pozzuoli

 

di Simonetta Ieppariello

Non sarebbe opera sua la divulgazione del video conosciuto e condiviso ormai da mezza città in cui fa sesso con una ragazza. Città nella quale vivono entrambi i protagonisti della clip. Non sarebbe stato il ragazzo ripreso in quelle immagini a farlo girare. Nella sua denuncia presentata al Commissariato di Pozzuoli dice che qualcuno glielo ha rubato. Ha denunciato l’intromissione abusiva nel suo cellulare, lo stesso con il quale aveva girato il video hard poi diventato virale e finito a migliaia di utenti tramite Whatsapp Intanto quella ragazza di Pozzuoli a scuola non va da tre giorni dopo essere finita al centro dell'ennesimo scandalo per un video privato diventato virale.

Al momento le denunce restano due. La prima risale a sabato scorso, presentata dalla blogger Selvaggia Lucarelli alla polizia postale di Milano. La giornalista ha consegnato tutto il materiale in suo possesso, tra cui lo screenshot tratto dal post di un giovane che aveva commentato pubblicamente su Facebook il video incriminato con parole forti. Tanto forti da farla infuriare. L’altra denuncia, però, risale a due giorni prima. Insomma quarantotto ore prima che esplodesse il caso con tutto il clamore di una blogger famosa che lo rilancia. L’ha presentata al commissariato di polizia di Pozzuoli il giovane protagonista di sesso maschile. La Procura ha delegato gli agenti degli uffici di piazza Italo Balbo a svolgere le indagini sul caso.  

Ora si indaga si cerca di coomprendere se davvero ci sia stata un’intromissione non autorizzata nel cellulare di chi l’ha girato per poi diffonderlo come spiega il ragazzo. Intanto la blogger torna a tuonare dal suo profilo fb.

«Qualche avvilente aggiornamento sul caso del nuovo video della studentessa di Pozzuoli diffuso senza il suo consenso. In realtà ero stata ottimista parlando di una diffusione virale via whatsapp. Il video era già su vari noti siti pornografici da giorni (una ragazza mi ha mandato la sua segnalazione alla polizia postale col link al sito via mail il 23) e a questo punto ci troviamo di fronte, nella sostanza, all'ennesimo caso Tiziana. I link non sono stati rimossi e dubito che accadrà qualcosa visto che sono su piattaforme estere e visto che pure la roba della Leotta è ancora tranquillamente online su cartelle dropbox e siti vari».  Lo scrive Selvaggia Lucarelli sul suo profilo Facebook. E aggiunge: «Mi soffermo su alcun passaggi perchè sono il sunto esatto di quello che significa utilizzare i social network come fossero una pistola senza sicura».