Salerno

Perché votare Sì e perché votare No? Questo è il dilemma; almeno per gli italiani che non hanno ancora preso posizione. Su tale questione e sul chiarificare i molti dubbi che ancora attanagliano i cittadini, si è svolto l’incontro organizzato dal gruppo Dem denominato “Riflessione dibattito sulle ragioni dei Si al referendum”. Ha introdotto l’incontro il coordinatore di “Basta un si – Salerno Dem”, Alessandro Turchi. Molto importante è stata la chiarificazione del concetto di riforma che non doveva essere proposta dal Governo, bensì su iniziativa strettamente parlamentare. Tale idea non è assolutamente veritiera e l’ha dimostrato ricordando che in passato numerose riforme di rango costituzionale sono state di natura governativa. Tra gli esempi, il disegno di legge D’Alema – Amato presentato nel 1999 e approvato nel 2001 che ha portato all’attuale assetto di competenze Stato-Regioni, il disegno di legge Berlusconi di riforma della parte II della Costituzione sottoposta a referendum nel 2006, il disegno di legge Monti di riforma dell’assetto delle competenze Stato-Regioni presentato nel 2012. Inoltre nel caso specifico sia il Governo Letta sia il Governo Renzi sono nati proprio con l’impegno specifico di fare le riforme. L’onorevole Tino Iannuzzi ha poi concluso l’incontro risaltando, tra i vari punti, la paura di una vittoria del No solo per far fuori Renzi e non per la conoscenza di uno specifico programma. Un dilemma creato dallo stesso premier Renzi, nel corso della conferenza stampa di fine anno 2015. Presenti all’incontro anche il consigliere comunale Antonio D’Alessio e il senatore Michele Pinto.

 

Redazione