Grottaminarda

Prima o poi doveva capitare ed è capitato.....Erano mesi che non percorrevo la strada statale 90 verso Grottaminarda. Mi ha colpito la novità della rotonda presso la fontana del Re. Di sicuro non può che far piacere, visto che riduce la velocità del traffico e determina maggior sicurezza, anche se a mio modesto parere si avrà qualche difficoltà ad avvistarla nell’immediatezza.

Quello che, invece, non mi lascia dubbi è scoprire la mancanza degli alberi che accompagnavano la strada. È opportuno ricordare che in Italia moltissime strade statali, provinciali, comunali, sono accompagnate da “alberate” a volte molto antiche, altre più recenti ma in genere messe a dimora prima della seconda guerra mondiale.

Esse offrivano, nelle calde giornate d’estate, con la loro ombra ristoro ai viandanti e spesso sono state raffigurate in dipinti di artisti famosi.”

Lo racconta con amarezza a Ottopagine Emilio Mauro Merola sezione Lida e Lac di Bonito, Coordinamento provinciale di Avellino e Benevento, Comitati Territoriali di Vigilanza,  da sempre in prima linea a difesa degli animali e dell’ambiente.    

“Da quanto ho appreso sembrerebbe che gli alberi abbattuti lungo la statale siano undici, della specie pioppo cipressino. Mi sento di poter affermare che essi erano un simbolo della memoria dei nostri luoghi e espressione del valore paesaggistico di questa che ci vantiamo di chiamare “Verde Irpinia”

Inoltre, studi esteri suggeriscono che i filari alberati abbiano un effetto di rallentamento sul traffico e di ausilio al mantenimento dell’attenzione sulla linea di guida, diminuendo il rischio di incidenti.

Allo stesso tempo, mi sembra opportuno ricordare che a scuola insegnano che gli alberi sono straordinari essere viventi. Per cui chi si assurge a decisore del destino di ogni forma di vita dovrebbe ricordare(si) ciò che gli è stato spiegato nel corso dell’apprendimento scolastico.

Quindi non posso non chiedermi e chiedere a chi di dovere e all’opinione pubblica: In base a quale criterio sono stati abbattuti questi alberi? Non si poteva espiantarli e ricollocarli in altra sede? Averli Tagliati nel periodo tardo primaverile (maggio) non va contro il rispetto della legge 157/92 sulla caccia che garantisce e tutela il periodo di nidificazione e di involo di molte specie di uccelli? Quando si è ordinato ed effettuato l’abbattimento si è sentito il parere del Settore Foreste Regionale o almeno di un dottore agronomo o forestale?” 

Merola così conclude: “Confido che tutto ciò abbia suscitato indignazione, ogni albero dovrebbe essere tutelato e non abbattuto, ipotesi che dovrebbe essere vista solo come ultima possibilità. Purtroppo molto spesso la natura è vista come “nemica” dell’uomo e l’uomo non se ne sente parte integrante, spero che se ne prenda coscienza, consapevolezza, è l’unica strada che conduce alla sopravvivenza su questo pianeta.”

Gianni Vigoroso