Bonea

Auto di consiglieri comunali incendiate e bombe fatte esplodere in piena notte o addirittura alle prime ore della sera come l'episodio accaduto ieri quando un ordigno è stato fatto brillare da qualcuno che ormai da troppo tempo non ha ancora un nome e un volto. Quella bomba posizionata sulla finestra dell'abitazione dei genitori – nello stesso stabile abita anche la sorella – del sindaco Giampiero Roviezzo poteva fare davvero del male anche alle persone. Lo scoppio, infatti, ha fatto schizzare all'interno dell'abitazione detriti e frammenti che avrebbero potuto centrare qualche componente della famiglia. Solo un caso ha voluto che sul divano investito da pezzi di infisso e di muratura non vi fosse nessuno. Nell'appartamento erano presenti anche dei bambini che per fortuna, anche in questo caso, non sono rimasti coinvolti. Un episodio gravissimo sul quale ora si sono concentrate le indagini dei carabinieri della Compagnia di Montesarchio che ormai già da mesi indagano sugli attentati che, fino ad oggi, avevano riguardato solo i consiglieri dell'amministrazione guidata da Roviezzo che, invece, da ieri sera è finito anche lui nel mirino dei malviventi entrati in azione a giugno, proprio dopo pochi giorni dall'insediamento della nuova amministrazione. Mai si era registrata prima di allora una recrudescenza tale. E intanto questa mattina a Bonea c'è un clima di paura. In paese, ovviamente, non si parla d'altro. Dopo i rilievi, i carabinieri sono al lavoro per cercare di identificare l'autore della grave intimidazione messa a segno ai danni di un amministratore, Giampiero Roviezzo, che peraltro fa anche parte del Comitato sannita per la legalità e la trasparenza, composto da consiglieri comunali e amministratori del territorio che si battono contro le irregolarità di alcune amministrazioni e contro il malaffare.  
L'episodio di ieri sera segue quello registrato qualche settimana fa, sempre a Bonea, quando una bomba era stata innescata dinanzi alla casa di un pensionato del posto. Ed ancora, tra giugno e luglio scorsi, due auto di altrettanti consiglieri comunali erano state incendiate, una utilizzando, anche in quel caso, una cosiddetta bomba carta. 

Al.Fa