Non solo la mancanza del Gonfalone ma anche della necessaria sicurezza, con tutti gli accorgimenti del caso, al centro di un’istanza presentata al Prefetto, al Procuratore della Repubblica e al Questore di Salerno. Nove cittadini del gruppo grillino del JJ Rousseau hanno evidenziato la mancanza delle norme minime di sicurezza durante la processione del Santo Patrono di mercoledì scorso.
Rita Peluso, Rosa D’Urso, Alberto Moscariello, Antonio Simone, Vincenza De Vita, Nicola Giannattasio, Antonino Daniele Caramagna, Emanuele Mazza Arturo Campanile ed Oreste Agosto, hanno posto l’indice accusatore sulla mancanza di un adeguato servizio di Polizia Municipale. Non solo, anche il piano traffico non è stato adeguato, con la chiusura al traffico del percorso è stata, per così dire, dinamica. E nell’articolato esposto che è stato inviato per conoscenza anche al sindaco Vincenzo Napoli e all’assessore alla Mobilità Mimmo De Maio, si fa riferimento anche alla mancanza delle transenne che avrebbero dovuto delimitare il percorso della processione.
Transenne che, tra l’altro, erano state approvate in sede di Giunta dal Comune di Salerno e che sono scomparse mercoledì scorso. “In qualità di cittadini salernitani, chiedono di conoscere dagli organi in indirizzo, in particolare dal Comandate dei vigili, all’assessore ed al sindaco, ognuno per le proprie competenze, per quale motivo si sono verificate dette circostanze che hanno messo in pericolo anche la pubblica incolumità”, si legge nell’esposto inviato dal Rousseau.
Non solo, con richieste anche il Prefetto e il Questore se, nel caso, abbiano concordato con il Comune di Salerno il servizio durante la processione di San Matteo. Infine al Procuratore della Repubblica si chiede “di verificare se detti comportamenti rivestano ipotesi di reato”. Il tutto nell’attesa di conoscere il pensiero dell’amministrazione comunale, con il sindaco Napoli che ha anticipato che nelle prossime ore ci sarà una nota ufficiale a tutte le polemiche sorte in questi giorni attorno alla processione di San Matteo.
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