Avellino

Vibrazioni positive, proverbi della tradizione e la musica, per essere davvero rock n' roll. Gianpietro Verosimile, al secolo Vinyl Gianpy, possiede 14mila vinili tra rock and roll, funk, rhythm ‘n’ blues, new wave. Megafono e cartelli scandiscono le sue serate. Ed è culto per il Dj da guardare, oltre che da ascoltare. Capace di adattarsi con i suoi 45 giri ai contesti più diversi, di origine avellinese, Vinyl Gianpy ha iniziato da ragazzino a coltivare la sua passione per la musica, per la storia e per i dischi in vinile, iniziando a lavorare come commesso nello storico negozio di dischi Ananas&Bananas.  Dal 2006 ha deciso di aprire la sua collezione di vinili al pubblico. In breve tempo la sua fama si è diffusa dapprima in Italia poi anche in Europa. E’ stato presente con i suoi giradischi in noti club tedeschi, spagnoli, greci, sloveni e francesi spalancando ad una platea grandissima e diversissima per età, cultura e genere le porte del paradiso del Rock. E' un critico musicale e ha intervistato anche Bono degli U2 nella sua casa in Irlanda. Piace la sua musica, piace il suo modo di farla, raccontarla, sentirla e viverla in ogni serata. E' con la stessa semplicità con cui Giampietro si racconta, che riesce a trasformare ogni festa in un luogo magico, dall’energia tutta particolare che riesce ad unire. «La musica - spiega Vinyl - resta l'unico luogo di incontro e confronto tra generazioni, di formazione, anche umana, per i ragazzi. Per questo continuo a dirlo: lunga vita al Rock’n’roll!».

Vinyl, come è diventato un dj?

Per caso. Sono un collezionista. Possiedo 14mila vinili. Non volevo mai usarli. Poi una cara amica mi chiese di suonare ad una festa. Iniziò tutto quella sera.

Nel suo percorso musicale, fatto di tanti anni di lavoro nello storico shop Ananas e Banas, una tappa cruciale restano gli U2…

In quegli anni scrivevo per una Fanzina. Un magazine, un giornale fatto per noi innamorati della musica. Leggevo di tutto per scrivere i miei articoli. In una biografia Bono spiegò ad un giornalista della BBC che il suo sogno era quello di comprare una casa in Irlanda, in un paese sperduto e lontano dai circuiti standard scelti dai turisti.

Accadde qualcosa di davvero romantico.

Continui...

Decisi in un mio viaggio in Irlanda, anni dopo, di andar sin quel paese. Mi persi tra strade e sentieri e decisi di chiedere indicazioni ad una passante: era la moglie di Bono. 

E poi…

La biografia era del 1981. Il mio viaggio avvenne esattamente dieci anni dopo, Increduli Bono e la mogie non capivano chi fossi e come avessi saputo di loro, di quel paese e di quella casa. 

Romanticismo. Una parola che costella le sue serate, il tuo percorso, la sua musica...

E' vero. Ci metto amore e passione. Non mi crederà, ma ogni canzone è un percorso. Conosco capillarmente ogni testo, la sua storia. Mi piace condividerlo, metterlo in comune con chi fa festa con me. Per questo credo di fare cose romantiche. 

Cosa significa essere rock n' roll?

Non sono le icone, le mode, avere il ciuffo. Anzi. Esserlo significa viverne l'essenza, sentirla. E' come fare l'amore, è quel modo di parlare, relazionarti intuire e capire il tuo prossimo. Saperne fare legame, relazione e autenticità.

I tuoi cartelli. Lo alzi ed è in quel preciso momento che è ancora più musica e divertimento...

Perché le persone si riconoscono, capiscono e fondamentalmente condividono. 

Cosa dice ai giovani?

Mi intristisce vederne molti che non si emozionano più o non lo hanno mai fatto. L’essere giovane è qualcosa di speciale. Quando lo ero io ero capace di parlare, allora ai miei coetanei, ad esempio quando lavoravo da Ananas e Bananas. Consigliavo riflettevo ragionavo. Continuo a farlo. Mi piace farlo.

Cosa significa esser un dj?

Nasce come figura di una persona che passava musica sulle radio. Poi è diventato un miscelatore, un selezionatore. 

E lei che dj é?

Mi sento un artigiano del rock n' roll. Forse un comunicatore, o almeno mi piace pensarlo. 

Simonetta Ieppariello