di Andrea Fantucchio

Se le famose luci d'artista di Salerno vengono finanziate con tre milioni di euro, cifra di poco inferiore a quella destinata per la valorizzazione complessiva delle aree archeologiche di Pompei, Ercolano, i centri storici di Napoli e Torre Annunziata, qualche dubbio viene. Se poi quella cifra appartiene ai fondi per la cultura messi a disposizione dalla regione Campania per tutte le iniziative del territorio che vedranno la luce fra il 2014 e il 2020, sobbalzare dalla sedia è d'obbligo. (in basso a fine articolo tutto il carteggio che vi spiega quanto diciamo)

Capiamone di più. Di quali e quanti soldi parliamo? Dei Poc, piano operativo complementare. Se il nome non vi dice nulla, non ci sorprendiamo. Si tratta di fondi di sviluppo, legati a doppio filo col programma, “Strategia Cultura 2020”. Finanziamenti destinati a tutta la Regione. Ecco le iniziative in dettaglio. Prendete nota delle cifre destinate ad ogni attività:

1) itinerario dell'Alto Casertano, dell'Area Capuana e del Litorale Domizio ivi compresa la valorizzazione del sito Unesco Reggia di Caserta, Acquedotto Vanvitelliano e complesso di S. Leucio per un importo complessivo di 1,5 milioni di euro;

2) Itinerario del Sannio ivi compresa la valorizzazione del sito seriale Unesco I Longobardi in Italia con la Chiesa di S. Sofia di Benevento, per un importo complessivo di 1,2 milioni di euro;

3) Itinerario dell'Irpinia, per un importo complessivo 1 milione di euro;

4)  Itinerario di Nola e Vallo di Lauro, compresa la valorizzazione del sito tematico Unesco Grandi macchine a spalla di Nola per un importo complessivo 800mila euro;

5) Itinerario di Napoli compresa la valorizzazione dei siti Unesco Centro Storico di Napoli e Area Archeologica di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, per un importo complessivo di 4 milioni di euro;

6) Itinerario della Costa di Sorrento e delle isole del Golfo, per un importo complessivo di 1 milione di euro;

7) Itinerario della Costa d'Amalfi ivi compresa la valorizzazione del sito Unesco Costiera Amalfitana, per l'importo complessivo di €1 milione di euro;

8) Itinerario di Salerno, per un importo complessivo di 3 milioni di euro;

9) Itinerario del Cilento e Vallo di Diano, ivi compresa la valorizzazione del sito UNESCO Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano con i siti archeologici di Paestum-Velia e della Certosa di Padula e del sito tematico Unesco Dieta Mediterranea, per un importo complessivo di 1,2 milioni di euro;

10) Itinerari del "contemporaneo", per un importo complessivo di 1 milione di euro; -

11) Itinerari cultural-religiosi per un importo complessivo di € 800mila euro;

Inizialmente pensavamo di esserci sbagliati, e che quei soldi servissero a finanziare un percorso turistico complessivo distribuito fra tutti i comuni salernitani. Poi, però, ecco che la delibera dirigenziale del sedici settembre 2016, ha fugato ogni dubbio (vi alleghiamo anche quella in basso): tre milioni di euro proprio per il solo percorso di luminarie.

Strano, considerato che fra i progetti finanziati ci sono siti di rilevanza mondiale dal punto di vista storico e culturale, eppure sembra che il consiglio regionale prediliga le luci di Salerno. Al punto da prevedere per la loro realizzazione un importo superiore a quello complessivo stimato, ad esempio, per Irpinia e Sannio. Un evento, quello salernitano, che indubbiamente negli anni è servito a catalizzare frotte di turisti in città, ma che francamente, visti gli altri progetti coinvolti, non sembra giustificare un simile dispendio e disparità di fondi. Voi che ne pensate?