Il sostituto procuratore Nicoletta Giammarino aveva chiesto l'archiviazione, ma l'opposizione della parte offesa – Carmine Montella, sindaco di Paolisi, assistito dall'avvocato Ettore Marcarelli – ha reso necessaria la fissazione di una camera di consiglio.
E' in programma il 14 dicembre, quando il gip Flavio Cusani deciderà il destino dell'indagine avviata dopo la denuncia presentata nel novembre 2015 da Montella sulle vicende della Comunità montana del Taburno, che per settimane avevano tenuto banco. Oggetto di uno scontro politico sfociato, ad un tratto, nella contemporanea esistenza di due presidenti: quello in carica, Montella, che sette consiglieri avevano sfiduciato, scegliendone un altro – Giacomo Buonanno, primo cittadino di Moiano – nel corso di una contestatissima riunione del consiglio finita al centro dell'iniziativa di Montella, che il 6 novembre aveva salito con il suo legale le scale degli uffici della Procura, ipotizzando un abuso d'ufficio e non solo.
Come si ricorderà, un esposto in Procura era stato depositato, a distanza di alcuni giorni, anche dall'attuale vertice dell'Ente Montano, Buonanno, e da alcuni consiglieri.
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