Ancora una volta vigilia tormentata per la festività patronale. La polemica, adesso, sulla “ritirata” strategica dell’amministrazione comunale che prima non ha finanziato lo spettacolo pirotecnico per poi defilarsi, non presenziando il rituale della processione di San Matteo per le strade principali della città. «L'amministrazione avrebbe deciso di non finanziare i fuochi di artificio, di far "smantellare" gli altoparlanti per impedire la riuscita della processione per San Matteo, di non partecipare con le Istituzioni apicali e magari con i simboli della città all'evento religioso. – afferma il consigliere d’opposizione Roberto Celano - Tutto ciò per capriccio e per fare qualche "dispettuccio" al Capo della Chiesa salernitana, proprio come verosimilmente farebbe qualche bimbo che frequenta le scuole dell'infanzia. Eppure tanti amministratori, seppur atei, frequentavano le Chiese e presenziavano alle cerimonie religiose durante la campagna elettorale alla ricerca di consenso. Eppure molti parroci, fingendo di non sapere, sponsorizzavano apertamente candidati risaputamente atei e con valori chiaramente contrastanti con quelli cattolici. Sinceramente questa sceneggiata, ormai ripetuta da qualche anno, è un affronto alla città, un offesa ai salernitani, uno schiaffo ai credenti che con grande partecipazione annualmente onorano il Patrono di Salerno”.
Redazione