Avellino

 

di Andrea Fantucchio

“Chiaramente non crediamo alle parole del sindaco, è evidente che non si dimetterà neppure stavolta. Io ho addirittura affisso dei cartelloni in città per ricordare i suoi impegni non mantenuti. E questo sarà l’ennesimo”. Come il deputato Giancarlo Giordano già intervistato da Ottopagine (leggi l'intervista), anche il consigliere Gianluca Festa è poco fiducioso circa le dimissioni di Foti in seguito alla non approvazione degli equilibri di bilancio.

Festa, lei in consiglio ha affermato come la storia dei fondi europei da approvare, tirata in ballo in questi giorni per giustificare il presunto accordo fra sindaco e parte delle opposizioni, sia una bufala bella e buona: conferma quanto detto?

“Assolutamente. La programmazione europea per i prossimi due anni è stata già fatta e sottoscritta. Sono stati chiesti i finanziamenti per alcuni progetti. Per quella futura, relativa agli anni 2017 e 2018,  sarà il nuovo sindaco ad occuparsene. Oggi in Regione non c’è un centesimo e non è stato avviato alcun discorso su cosa lo stesso Palazzo Santa Lucia (sede del consiglio regionale) voglia fare coi soldi a disposizione. Figurarsi che può sperare di fare il comune di Avellino in proposito, e per giunta in cento giorni. Anzi, le dirò di più: lasciare al sindaco e ai suoi la programmazione europea, sarebbe come lasciare la volpe in un pollaio”.

Teme che qualora il Prefetto consenta di riunire nuovamente il consiglio fra venti giorni per approvare il bilancio, qualcuno dei consiglieri possa mutare la propria posizione scendendo ad accordi con l’amministrazione?

“Il rischio è proprio quello che si apra un volgare mercato delle vacche; sarebbe il caso che il sindaco ammettesse la situazione attuale e si dimettesse prima che ciò avvenga. Già in consiglio comunale ho visto consiglieri che non hanno ceduto alle avance ricevute: ho udito di proposte fatte ad alcuni di loro, posti in giunta in cambio di un voto favorevole al bilancio, credo che il livello toccato rasenti lo zero assoluto. Non c’è più nulla di politico in questa vicenda, e non capisco perché ci si ostini a restare attaccati a quella poltrona”.

Oggi il suo voto e quello di altri consiglieri si è rivelato fondamentale portando di fatto alla non approvazione di questi equilibri di bilancio. Perché ha cambiato idea rispetto all’ultimo consiglio comunale che aveva come tema l’approvazione del bilancio previsionale?

"Abbiamo votato in modo contrario agli equilibri di bilancio in primo luogo perché abbiamo verificato che ci sono grossi dubbi di legittimità proprio sul bilancio stesso: dando un’occhiata a tutte le pregiudiziali sollevate dal consigliere Preziosi nello scorso consiglio comunale, quando come ha detto lei non c’eravamo, abbiamo notato come quegli stessi dubbi abbiano fondamento. Inoltre c’è anche un’indagine recentemente aperta dalla guardia di finanza sul bilancio comunale del 2013 che peggiora la situazione. In consiglio comunale di fronte a tutta la città è emersa la nostra coerenza: non ci siamo svenduti, e credo che questo atteggiamento stia già pagando, e col tempo lo farà ancora di più".

L’esperienza Foti è inevitabilmente giunta al capolinea?

“Senza ombra di dubbio. Vorrei, anche se so che non accadrà, che il sindaco compia dimettendosi un gesto di dignità nel rispetto dei cittadini, prendendo atto di quanto accaduto in consiglio comunale dove persino con trenta votanti gli equilibri di bilancio non sono stati approvati”

Grazie consigliere

“A lei”