La Cgil e la Fiom di Salerno non hanno condiviso il metodo con il quale i vertici delle Fonderie Pisano hanno comunicato la propria decisione di mettere in mobilità i 120 dipendenti dell’opificio, affidandosi ad una nota inviata alla stampa. Non sono state dunque rispettate le corrette relazioni sindacali. "Ad oggi non abbiamo avuto nessuna comunicazione ufficiale - fanno sapere i sindacati - nonostante più volte la settimana scorsa avessimo chiesto alla dirigenza della fabbrica di non procedere in tal modo. Appena avremo una comunicazione ufficiale avvieremo la procedura di mobilità, cercando di scongiurare i licenziamenti ai quali ci opponiamo fin da ora".
Sara Botte