Caserta

 

 

Di Serena Li Calzi

È tempo di Lecce-Casertana, il gigante contro una squadra che sta trovando una nuova dimensione, ridisegnando i suoi perimetri e nuovi equilibri. A parlare sono i due tecnici. Ieri il mister della Casertana, Tedesco, oggi mister Padalino.

“Quando si vince si vive bene, ti alleni comunque con un entusiasmo e uno spirito diverso da quello che sarebbe con dei risultati diversi”. Le parole del tecnico del Lecce che spiega: “Vincere insegna a vincere e ti da lo spirito giusto per proseguire. A mio modo di vedere la gara più dura è sempre quella che deve venire. La Casertana viene da due vittorie, è in un momento felice, incontra una delle due prime della classe e anche loro avranno- continua il tecnico - delle motivazioni che noi ricerchiamo al di la del nome dell’avversario”. Si guarda al miglior undici titolare: “Scelte sulla formazione? Sono valutazioni che farò, con il Catanzaro abbiamo speso tanto e ci potrà stare qualche cambiamento, anche se non radicale. Testa a testa con il Foggia? Per noi questa non è la normalità nel senso che questo è un inizio di campionato straordinario, è quello che avremmo voluto e desiderato. Il nostro è un programma biennale, sotto diversi punti di vista non siamo partiti con i favori del pronostico. In questo momento è una corsa a due squadre per la vetta della classifica, ma a due passi – conclude Padalino - abbiamo un’altra squadra. Siamo solo alla all’inizio del campionato, per questi discorrsi bisognerà attendere qualche mese”.

Ieri, invece, la conferenza di mister Tedesco: “Ci troveremo di fronte un grande avversario. Il Lecce è di categoria superiore per squadra ed organizzazione. Arriviamo a questa sfida dopo due vittorie consecutive che ci hanno permesso di trovare maggiore serenità e di risollevare il morale”. Presenta così la trasferta di Lecce il tecnico Andrea Tedesco: “Il Lecce vanta una rosa che farebbe invidia anche ad alcuni club di serie B. Ciò non toglie che noi proveremo a fare la nostra partita, facendo leva su quello spirito di sacrificio che deve essere l’arma su cui puntare sempre. Non dobbiamo dimenticare che siamo una squadra con molti giovani che si affacciano per la prima volta – spiega il giovane tecnico - al calcio professionistico e che nelle scorse stagioni hanno militato in D o in settore giovanili di club professionistici. Insomma bisogna dare modo a questa squadra di lavorare e maturare. Siamo sereni anche se di fronte avremo la capolista del campionato e il migliore attacco. Dobbiamo essere un gruppo coriaceo, sempre e comunque; a prescindere da chi scende in campo. Le assenze fanno parte del gioco e non dobbiamo piangerci addosso”.

Ma un episodio avrebbe riguardato Tedesco nel post-gara contro il Taranto e che il tecnico ha voluto specificare: “Vincere è stato importante, ma soprattutto una grande emozione che ho voluto condividere con i miei familiari ed amici; erano in venticinque in tribuna. Per questo mi sono girato verso di loro esultando. Le persone che mi sono vicine condividono con me sacrifici, sudore, gioie e dolori. Per questo il mio primo pensiero è andato a loro e mi sono voltato per festeggiare con loro. Dispiace che vengano – spiega Tedesco - mal interpretate le mie azioni. Sono cresciuto in questa società e da tre anni ho l’onore di lavorare per questi colori. Ho sempre avuto massimo rispetto nei confronti dei tifosi e sono sempre stato un loro amico, rendendoli partecipi di vittorie e sconfitti, facendoli protagonisti di questa Casertana. Ho sempre mostrato grande disponibilità nei loro confronti, quando mi fermano per strada o mi mandano qualche messaggio. Per questo – conclude il tecnico - certi gesti non mi appartengono. Ho letto di un mio presunto atteggiamento irriverente nei confronti della Tribuna. Mi spiace, ma non è così. Ho sempre ringraziato il tifo casertano per il suo grande apporto e lo ribadisco ancora una volta”.