Benevento

Le prime difficoltà dell'amministrazione comunale di Benevento sono arrivate con l'apertura dell'anno scolastico. La sicurezza degli edifici da un lato e l'ormai atavica questione mensa dall'altro sono state al centro del dibattito politico degli ultimi giorni. Su tali temi è intervenuto in maniera critica il capogruppo Pd in consiglio Francesco De Pierro. 
 

E comincia puntando proprio sull'edilizia scolastica De Pierro: «L’Amministrazione cittadina, negli ultimi giorni, superando ogni più negativa aspettativa, ha avuto la capacità di precipitare l’inizio dell’anno scolastico nell’incertezza e nel caos, tanto da destare la preoccupazione delle Autorità Scolastiche Regionali, che, precipitatesi a Benevento, hanno cercato di capire se il nostro Sindaco fosse convinto di amministrare una città a statuto speciale, alla stregua di Bolzano, oppure fosse tutta una boutade di fine estate.

Ovviamente, dopo giornate di proclami, di preoccupazioni incautamente indotte nelle famiglie, di riunioni di studio con esperti e varie autorità, e provvedimenti altisonanti di chiusura di edifici a mo’ di grida spagnolesche, alla fine, la tempesta si è ridotta ad una misera pioggerellina, dal momento che, tutt’al più, i problemi di sicurezza sismica delle scuole sono stati degradati a spicconature di intonaco pericolante, a qualche mano di pittura o a qualche rattoppo eseguito di fretta e furia. Ed, allora, perché tutto quest’inutile allarmismo, finanche con l’adozione di atti esorbitanti le competenze amministrative del Sindaco? Tanto è vero che il medesimo ha dovuto fare immediatamente marcia indietro. È probabile che la struttura amministrativa sia stata un po’ leggera nel far incamminare il senatore Mastella su questa strada, visto poi il risultato finale. Nessuno sapeva che il Sindaco non può modificare la data di inizio dell’anno scolastico? »

Da De Pierro poi un attacco anche al consigliere di maggioranza De Nigris: «Misteri dell’accorsata burocrazia di Palazzo Mosti, un tempo bersaglio preferito dell’amico novello consigliere di maggioranza De Nigris, ora molto silente, forse per incredulità di tanta confusione». 

E poi c'è la mensa: a dire di De Pierro sarebbero state completamente disattese le promesse di inizio mandato, e la vicenda rischia di creare altri problemi: «Un’altra vicenda che si sta prepotentemente gonfiando fino a giungere, tra non molto, ad un punto di non ritorno, è la questione della mensa scolastica, finita nelle secche di un ginepraio giuridico, che, per adesso, alcun leguleio, pur di chiara fama, ha saputo rendere digeribile per il Sindaco Mastella.

In disparte, le tante promesse della campagna elettorale, svanite dopo neanche un mese, ciò che si segnala è invece la perla che è stata confezionata allorquando sono stati redatti gli atti di gara: un autentico monumento di faciloneria amministrativa. Basti considerare che le imprese partecipanti, per come è concepito il disciplinare, saranno costrette a fare un’offerta economica assolutamente aleatoria in considerazione del numero ballerino di pasti da confezionare. A tanto, si è aggiunto, incredibilmente, che in corso di gara è intervenuto il Sindaco ad affermare che ogni alunno potrà scegliere se acquistare il pasto oppure portarlo da casa senza usufruire del servizio mensa, con il risultato di rendere inutili i dati contenuti nel disciplinare che, invece, ancorano l’offerta economica delle ditte ad un numero, ancorché ad ampio spettro, prestabilito di pasti da dover servire agli scolari.

Risultato il caos totale, con la previsione molto realistica che il servizio mensa non sarà attivato tanto velocemente, considerate anche le macroscopiche illegittimità amministrative portate all’attenzione del Tribunale Regionale Amministrativo, e da qui a poco sottoposte a decisione.

Da ultimo, un nuovo colpo di teatro: le famiglie, se vogliono usufruire della mensa scolastica, devono acquistare il servizio pagandolo anticipatamente per tre mesi, ossia sborsando una cifra considerevole, tutta una volta, senza sapere se il servizio sarà o no di effettiva qualità. Un’altra grande iniziativa, a quando la prossima?»