Battipaglia

Ieri a Casalnuovo, in provincia di Napoli, una folla commossa ha salutato la ragazza, morta suicida a causa della diffusione di un suo video hard, proprio per aver fatto girare in rete quei filmati, quattro persone sono indagate per diffamazione, si tratta degli amici a cui, un anno fa, Tiziana Cantone mandò via Whatsapp i video che poi furono inviati ad altri e finirono in rete, senza il suo consenso, diventando virali. Tra i quattro indagati due sono di Battipaglia – E.I. e A.I., poco più che trentenni –, poi ci sono il napoletano L.L. e C.R. di Milano.

L’inchiesta partì dopo la querela della ragazza nel maggio dello scorso, poi nell'ottobre successivo la giovane venne interrogata, ma la sua richiesta di sequestrare un sito web che aveva pubblicato il video venne respinta, per i pm, infatti, il sequestro sarebbe stato inutile perché le immagini erano già state scaricate da numerosi utenti, inoltre il mancato divieto esplicito della donna alla diffusione dei video avrebbe rappresentato un limite alla configurabilità del reato di violazione della privacy. Ora dopo la morte della giovane napoletana si è aggiunta un'ulteriore indagine della procura di Napoli nord per istigazione al suicidio, un fascicolo al momento senza indagati per il quale è attesa a breve una svolta.

Redazione Salerno