Sinergie, forse, non volute al Comune di Salerno. Sul banco di nuovo l’argomento della diretta streaming del Consiglio comunale e non solo. E’ questo un argomento che è stato proposto nella programmazione della Commissione “Statuti e Regolamenti” retta da Ermanno Guerra, dal consigliere di “Giovani Salernitani”, Dante Santoro. Sarà un caso ma questo è uno dei cavalli di battaglia dei 5 Stelle salernitani che, da anni, vanno richiedendo la diretta delle sedute di consiglio comunale in diretta web. Addirittura durante l’ultimo periodo di reggenza deluchiana, non senza le riposte piccate e al vetriolo dello stesso De Luca con conseguente riduzione per la stampa del tempo a disposizione per le riprese video.
Una convergenza d’intenti, con lo stesso Santoro che ha ripetuto la stessa proposta anche nella programmazione della Commissione consiliare “Trasparenza” retta da Antonio Cammarota. Insomma, un alleato per i grillini salenritani anche se va detto che Dante Santoro aveva iniziato la sua campagna elettorale schierandosi proprio nella lista dei 5 Stelle, in un duello interno con Oreste agosto per quello che sarebbe dovuto essere il candidato portavoce del movimento pentastellato salernitano. Logico una certa influenza nella argomentazioni, con Santoro che ha proposto anche di rivedere lo statuto per quanto riguarda i referendum popolari, una delle battaglie negli ultimi mesi del JJ Rousseau.
Potevano mai mancare le commissioni consiliari? Anche qui convergenza d’argomenti, con il consigliere dei Giovani Salernitani che ha chiesto che le sedute fossero pubbliche. Una possibilità che, nel chiuso della sala delle commissioni consiliari avrebbe trovato la disponibilità di molti consiglieri. Una disponibilità che, però, dovrà passare al vaglio del piano dei bottoni di Palazzo Guerra, in quella che si preannuncia una nuova battaglia interna.
Antonio Roma