Pomigliano d'Arco

«Italiane ed immigrate schierate insieme per unire ciò che il padrone divide e rompere l’isolamento dei lavoratori». E' con questo slogan che 46 donne del Movimento Operaio annunciano la loro partecipazione all’assemblea nazionale indetta dallo Slai Cobas per sabato 17 settembre a Pomigliano d’Arco. Le operaie straniere e le precarie hanno firmato solo col nome il documento con il quale annunciano la partecipazione alla protesta, perché al termine del contratto non sarebbero chiamate per evidenti ragioni ad altri lavori. Ciò nonostante molte di loro, in assemblea, ci metteranno la faccia. 

«Come operaie e lavoratrici, italiane ed immigrate, e come mogli, madri e figlie di operai, oggi che i lavoratori sono soli più che mai, sentiamo il bisogno di prendere la parola e lanciare un appello per “riportare la questione operaia e quella dei lavoratori dai bordi del nulla al centro del mondo”, perché bisogna rompere l’isolamento politico costruito ad arte, e da più parti, per indebolirne il peso politico ed affossarne i diritti, e questo perché, oggi sono in pericolo i diritti di tutti, da quelli del lavoro a quelli sociali, alla democrazia», si legge nella nota trasmessa dallo Slai Cobas a nome del comitato delle mogli.

«Oggi che le multinazionali esercitano una forte influenza extraparlamentare sugli Stati e sulle istituzioni globali, col divide et impera per il controllo sociale inducendo razzismo e frammentazione contrattuale e elementi funzionali di contrapposizione generazionale, sociale e di genere; oggi che è a rischio la democrazia a partire dalle fabbriche e dai luoghi di lavoro, oggi che la solitudine e l’isolamento indebolisce tutti i lavoratori, oggi che vorrebbero riportarci tutti, uomini e donne, indietro di 100 anni, ci schieriamo insieme, italiane ed immigrate, ed insieme parteciperemo all’assemblea operaia nazionale del 17 settembre a Pomigliano, per riorganizzare insieme e a tutto campo la solidarietà di classe e le ragioni operaie».