Salerno

La messa in sicurezza di Piazza della Libertà finalmente può iniziare. Il via libera arriva da un’ordinanza del Tar che respinge la richiesta di sospensiva da parte della seconda ditta aggiudicataria del bando comunale di consolidamento della struttura nell’area di Santa Teresa. La richiesta avanzata dal Consorzio Integra è stata rigettata, con i giudici che non hanno ravvisato “ad un primo sommario esame” quelli che erano i presupposti dell’accoglimento. Possono, quindi, iniziare i lavori per la messa in sicurezza del lotto 2, quello interessato dal crollo finito al centro di una indagine in uno dei tre procedimenti in corso.

L’ottava meraviglia, come la giudicava l’ex sindaco De Luca, può essere messa in sicurezza. Come si ricorderà al bando d’assegnazione per i lavori di messa in sicurezza aveva visto la partecipazione di 22 ditte per l’aggiudica dei lavori, oggetto di ricorso al Tar da parte di una delle concorrenti, il consorzio Integra. Un’aggiudica, a favore della ditta Comes, che già in fase di gara aveva sollevato dei dubbi visto il ribasso del 63%, con l'aggiudicatrice che aveva assicurato di poter effettuare i lavori nei costi presentati a gara. La natura del ricorso era dovuto da un difetto di documentazione da parte della ditta vincitrice che non avrebbe assolto tutti gli oneri, circostanza che era stata gia evidenziata in sede di gara con la Comes che avrebbe dovuto versare una cauzione di 20mila euro. E proprio questa cauzione non sarebbe mai stata versata aprendo la strada al successivo ricorso della ditta concorrente che la segue in graduatoria.

A distanza da circa un anno, per l’esattezza dieci mesi, dal provvedimento di proroga di dissequestro del giudice Marilena Alberano qualcosa si muove sul fronte dell’area Santa Teresa. Un’operazione che sarà possibile effettuare soltanto in 18 mesi e non in 24, com’era stato richiesto dal Comune di Salerno che intendeva completare l’opera. Lo stop dal Tribunale di Salerno, arrivò non senza il disappunto da parte dell’amministrazione comunale che intendeva accelerare sul completamento anche grazie al finanziamento di 14 milioni d’euro di fondi Ue. Da qui la nuova gara finita sul tavolo dei giudici del Tar.

 

Redazione