Il Cervinarte Festival, per la direzione di Alessandro Carofano, decide di chiudere la rassegna culturale edizione 2016 e restituisce ad una località del territorio cervinarese la propria identità, ponendo le basi per uno sviluppo urbano futuro. Disegnare sulle pareti delle facciate per dare colore e vita ad un luogo che ha conosciuto buio e morte. Una vera scommessa per la Pro Loco “A. Renna” che chiude la rassegna culturale Cervinarte Festival con l’opera muraria del caudino Domenico “Naf-Mk” Tirino, a cura del progetto di promozione e valorizzazione artistica #artedimezzo. La street art approda a Cervinara, in località Ioffredo, una vera sfida di riqualificazione, rivincita e riscatto. Edifici spenti che portano con sé un tragico bagaglio di paura e disperazione, l’alluvione del ’99, sono portati a vita nuova e si illuminano di colori brillanti.
Un appuntamento e un tema inediti, un linguaggio senza dubbio innovativo e contemporaneo che strizza l’occhio alle avanguardie artistiche del momento per il Festival che mantiene ben saldo lo sguardo alla propria mission: riqualificare il proprio patrimonio storico-culturale e farlo attraverso una forte impronta artistica e comunicativa.
Dal 12 al 16 Settembre lo street writer Domenico “Naf-Mk” Tirino realizzerà sui muri di Ioffredo opere di grande impatto visivo e di coinvolgente rievocazione emotiva. Già noto in Valle Caudina per le sue performance, Tirino, ha dipinto quest’estate una parete delle case popolari di Pannarano, della considerevole dimensione di 10x8 metri per proseguire la sua opera ad Airola nell’arricchimento e recupero urbano attraverso le culture dell’arte di strada.
La street art si presenta come strumento di comunicazione, indiretta trasmissione tra l’artista e la città e, dunque, tra quest’ultima e il cittadino. È anche grazie a questa pratica che, spesso, le periferie, luoghi apparentemente dimenticati e abbandonati, iniziano a rivivere e raccontare la propria storia.
Redazione