di Siep
Un sistema collaudato: i falsi invalidi percepivano i soldi che poi "versarli" ai familiari del clan detenute, le cosiddette "mesate". Sono 83 gli indagati, di cui 33 destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare per lo scandalo falsi invalidi a Giugliano di Napoli. Ci sono anche tre funzionari del Comune. Sono stati i militari della Guardia di finanza del Gico di Napoli e i pm della Dda di Napoli ad scoprire la frode per nove milioni di euro. Il tutto dopo le dichiarazioni del pentito del clan Mallardo, Giuliano Pirozzi, un tempo legato alla cosca.
Si tratta di false pensioni di invalidità e maternità. Le fiamme gialle - secondo indiscrezioni - stanno eseguendo una serie di perquisizioni e controlli in uffici, notificando agli indagati anche alcune misure cautelari ai domiciliari. Così negli interrogatori Pirozzi ha raccontato come funzionava il 'sistema' per sostenere dal punto di vista economico parenti ed affiliati. Le accuse sono falso e truffa ai danni dello stato. Per molti è previsto l'aggravante dell'articolo sette. Sono tutti coinvolti a vario titolo in una frode all’I.N.P.S. del valore di oltre 9 milioni di euro.