Lo hanno legato mani e piedi. E' rimasto così per ore, disteso sul pavimento. Fino a quando non è riuscito a liberarsi e a far scattare l'allarme. Raccontando la notte di terrore vissuta, la rapina subita nella sua abitazione. Lui ha 66 anni, risiede a Telese. Secondo una prima ricostruzione, mentre era solo, si è visto piombare in casa quattro banditi a volto coperto e armati. Lo hanno minacciato ripetutamente, gli hanno stretto le mani prima, i piedi poi, con delle fascette di plastica.
«A terra, mettiti a terra...» gli hanno urlato.
Poi hanno preteso che indicasse loro il posto nel quale custodiva soldi e oggetti d'oro. Facile immaginare la paura provata in quei minuti dal malcapitato, che, temendo per la sua incolumità, ha fornito l'ubicazione di un mobile nel quale erano contenuti numerosi orologi di valore e preziosi. Arraffato il bottino, i malviventi se la sono squagliata, riuscendo a far perdere le loro tracce.
Solo a distanza d alcune ore, come detto, l'uomo ce l'ha fatta a muoversi in autonomia e a chiedere l'intervento della polizia. Sul posto gli agenti del commissariato di Telese, che hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili di un'irruzione che riporta prepotentemente alla ribalta delle cronache un fenomeno criminoso che da sempre interessa la nostra provincia.
Numerosi gli episodi registrati nel tempo, per fortuna senza conseguenze tragiche per le vittime. Costretti a fare i conti con la presenza nell'intimità domestica di balordi violenti, pronti a tutto pur di impadronirsi di soldi e oro.
Enzo Spiezia