Amorosi

"La Prefettura di Benevento ha comunicato al comune di Amorosi di aver individuato sul territorio comunale 2 immobili, ubicati in Via Ortale e Via Monte Cigno, con la possibilità di attivazione di un servizio di accoglienza ed assistenza ai cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale". Inizia così l'avvio alla cittadinanza del sindaco Giuseppe Di Cerbo. "Abbiamo prontamente risposto alla nota della prefettura che il nuovo piano urbanistico comunale approvato con delibera di giunta numero 84 all’articolo 31 delle norme tecniche di attuazione al punto 14  impedisce, nelle zone omogenee A,B E C, la possibilità di insediamenti per l’accoglienza ed assistenza ai cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. Tali strutture devono essere inserite al di fuori del centro urbano in zone omogenee classificate E. Tanto, per opportuna conoscenza ai fini del rilascio dei provvedimenti consequenziali. Abbiamo inoltre fatto richiesta degli indirizzi attuali dei proprietari dei 2 immobili per poter provvedere ad inviare comunicazione delle mutate condizioni di destinazione d’uso dell’immobile. Il tutto naturalmente come atto dovuto e nel rispetto della procedura imposta dalla legge".

"È bene precisare che tale procedura vede impegnate la Prefettura di Benevento, la cooperativa affidataria del servizio e non da ultimo la proprietà dell'immobile. Nessuna informazione e nessun parere è stato chiesto al sottoscritto, a questa amministrazione e quindi ai cittadini di Amorosi. E’ bene inoltre ribadire la nostra posizione già espressa a mezzo stampa e nelle sedi opportune, il nostro NO secco e convinto a decisioni del tutto arbitrarie che non coinvolgono in nessun modo ne prendono minimamente in considerazione le istanze e le esigenze provenienti dalle amministrazioni e dalle comunità interessate. Non ci sfugge il problema e non ci sottraiamo ai nostri doveri di accoglienza e integrazione, ma che sia ben chiaro a tutti, nei limiti e nel rispetto delle indicazioni e dei parametri previsti dalla legge e da accordi, condivisi dall'Anci, sul piano di riparto che garantisca una distribuzione equa, diffusa e programmata su tutto il territorio nazionale superando l'attuale situazione che vede un approccio emergenziale con grandi concentrazioni in poche aree geografiche. Il tutto al fine di tutelare il più possibile le comunità che accolgono da tensioni e difficoltà e dare quindi maggiore protezione alle persone che giungono nel nostro paese a partire dalle categorie maggiormente vulnerabili. Ne va della dignità umana. No a trasferimenti in blocco, no a decisioni arbitrarie che ricadono sulle amministrazioni locali e sulle comunità improvvisamente e senza alcun preavviso o coinvolgimento nelle decisioni. Non faremo nessun passo indietro, non accetteremo la logica dell'emergenza e delle scelte dall'alto, ed è bene che ciascuno si assuma le proprie responsabilità: privati, prefettura, amministrazione. Nella giornata di domani, sabato 10 settembre alle ore 18 e 30 presso Palazzo Maturi, sarà convocata una seduta straordinaria del consiglio comunale per informare la cittadinanza e il consiglio comunale dell’evolversi della vicenda".

Redazione