“Settembre, andiamo, è tempo di migrare” si chiama così un itinerario che è sì sportivo e naturalistico ma, prima di tutto, culturale.
In queste prime settimane di settembre decine di persone, tra cavalieri, podisti e ciclisti in mountain bike percorreranno le vie della transumanza, per intraprendere un viaggio culturale, sportivo e naturalistico organizzato in particolare sui circa 200 chilometri del Regio Tratturo, partendo da Pescasseroli in Abruzzo per arrivare a Candela, dopo aver attraversato i territori delle province di L'Aquila, Isernia, Campobasso, Avellino, Benevento e Foggia ricadenti sul percorso Tratturo stesso.
L'iniziativa si ripete dal 2002 ed intende recuperare nella memoria delle popolazioni, in particolare nel Mezzogiorno d'Italia, un patrimonio storico, culturale, paesaggistico ed ambientale che rischia di andare disperso, riproponendo un'ipotesi di sviluppo legata al turismo sportivo ed ambientale sostenibile, al recupero delle tradizioni, alla valorizzazione dei prodotti tipici.
Il titolo della manifestazione, organizzata da "Asd I transumanti-amici dei tratturi", è tratto da una celebre lirica di Gabriele D'Annunzio dedicata ai pastori che dall'Abruzzo conducevano le proprie mandrie e greggi verso terre dal clima più temperato, per far ritorno a casa dopo mesi di lontananza. L'evento è anche occasione d'incontro che la carovana ha con le comunità locali interessate dal loro passaggio: pranzi e cene comunitarie, feste popolari all'insegna di canti, danze e tradizioni, visite ai siti archeologici, incontri sui temi dello sport in ambiente naturale, del turismo sostenibile, dell'ecologia e della salvaguardia del creato.
Redazione Bn