Benevento

«Il dolore colorato d'argento, 
si presenta di soppiatto e lacera il sorriso.
Lacrime senza freni bagnano il volto,
di chi ha assistito alla morte.
Tremano le mani ed il corpo,
che per il freddo in un angolo soffre.
La vita non fa sconti,
quando sceglie chi portar via lo fa senza rimpianti
e a chi resta, un letto di spine, dona per il sonno.
Teniamoci sempre stretti chi ci ama
e con pazienza viviamo il giorno,
cercando di apprezzare ogni piccolo ricordo,
della persona che ci ha lasciati,
guardandoci negli occhi».

 

Sono i versi intensi e commoventi della poesia “A mio padre” firmata dal sannita Antonio D'Alessandro. Il poeta di Paduli ha da festeggiare un nuovo traguardo. 
La sua lirica è stata premiata al concorso nazionale "Premio Alda Merini 2016". Un grande traguardo considerando che si è confrontato con nomi importanti del settore.

Infatti il primo premio è stato conferito a Dante Maffia, noto narratore calabrese e candidato al premio Nobel per la letteratura.
«Per me è stato un onore – commenta D'Alessandro e aggiunge - sono molto soddisfatto del lavoro che sto svolgendo.
Credere in qualcosa, continuare a sognare cercando in tutti i modi di raggiungere, quello che da tempo ognuno di noi desidera da una vita è la forza che non dovrà mai svanire o cedere in noi, valorizzando sempre quello che facciamo. Ogni persona è ricca dentro, si può dare tanto, in ogni momento, basta impegnarsi, crederci, basta volerlo».

 

 

Madel