Benevento

“Non esistono risposte semplici a questioni complesse. Le azioni di protesta dei lavoratori preoccupati per il mantenimento dei livelli occupazionali, gli strascichi giudiziari, le contestazioni mosse da sindacati, associazioni e politica nonché il sempre più probabile slittamento dei tempi di avvio del servizio mensa sono lì a dimostrarlo.  
Senza voler tornare alle promesse elettorali non mantenute – a cominciare dagli impegni a ripartire dalla ristrutturazione del centro comunale di Capodimonte e ad accantonare le procedure di gara a massimo ribasso -, chi amministra oggi la Città di Benevento ha la responsabilità di aver ricreato nelle famiglie un clima di sfiducia rispetto all’erogazione di un servizio essenziale alla comunità”.
Così Raffaele Del Vecchio in merito alla 'questione mensa'.
 

Il coordinatore gruppi consiliari Partito Democratico, Del Vecchio Sindaco, Benevento Popolare, Alleanza Riformista prosegue: “Per intenderci: si doveva voltare pagina e così non è stato. Quel che sta accadendo in questi giorni ci riporta a un racconto che già abbiamo conosciuto e che tutti noi ci eravamo impegnati ad archiviare. Per quanto mi riguarda, si ricorderà, avevo indicato una soluzione che prevedeva l’affidamento del servizio mensa scolastica – per quel che attiene la preparazione dei pasti – all’Istituto Alberghiero di Benevento. Soluzione già sperimentata – con risultati soddisfacenti – in altre realtà italiane.  Per salvaguardare i livelli occupazionali, poi, scodellamento e distribuzione dei pasti sarebbero stati affidati con altra gara. Un progetto che bisognava approfondire e valutare ulteriormente, come evidente, ma sicuramente in discontinuità con il passato. D’altronde, per tornare all’incipit del mio intervento, chi opponeva alla mia proposta soluzioni “semplici” e “facili da attuare” consegna alle famiglie beneventane oggi, a pochi giorni dall’apertura delle scuole, tanti timori e nessuna certezza.  

Una situazione di impasse dalla quale non si esce con l’autoreferenzialità e l’arroganza. Doveroso, in tal senso, stigmatizzare il comportamento del sindaco Mastella che ha dichiarato la propria indisponibilità a interloquire con la segretaria provinciale della Cgil sannita: quando si è primo cittadino si rappresenta una intera comunità e non solo la parte amica.

Da qui l’auspicio che della questione mensa si possa presto discutere in Consiglio Comunale. Non per assistere al gioco dello scaricabarile ma per risolvere un problema. Maggioranza e opposizione, dunque, si armino di proposte e idee, lasciando a casa bacchette magiche e miracoli ‘facili facili’”.

 

Redazione Bn